Opinioni
Jesi Caso manifesti, richiesta accesso agli atti di Edison «una intimidazione»
Il consigliere comunale Luciano Montesi (Gruppo Misto): «Una mossa che dimostra nervosismo e debolezza allo stesso tempo della Società, sono solidale con il Comitato di Quartiere Smia»
18 Agosto 2024
Jesi – La richiesta di accesso agli atti effettuata dalla società Edison per verificare i committenti dei manifesti affissi in città contro l’insediamento del centro di trattamento rifiuti in zona Zipa, è un gesto esecrabile che non rende onore a una Società strutturata e di riferimento nel panorama nazionale.
La richiesta, avanzata con l’unico scopo di dare corpo a una intimidazione nei confronti di un Comitato di Quartiere, si è peraltro rivelata per quello che è, vale a dire un autogol mediatico che ha compattato trasversalmente tutte le realtà, tantissime, che hanno espresso il loro parere negativo nei confronti dell’insediamento Edison.
Come unico rappresentante del Gruppo Misto non posso che esprimere la mia solidarietà al Comitato di Quartiere Smia, ai suoi rappresentanti e ai loro finanziatori che, in nome di un’idea condivisa, hanno dato il proprio contributo per la realizzazione dei manifesti.
La mossa di Edison dimostra nervosismo e debolezza allo stesso tempo, due cattivi alleati in un momento così delicato in cui, al contrario, dovrebbero prevalere lucidità e lealtà nei confronti del territorio. Rimango in attesa di conoscere quale sia a riguardo la posizione de Pd e del Sindaco Fiordelmondo che hanno deciso fin qui di non esprimersi.
Luciano Montesi – Consigliere comunale Gruppo Misto
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