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Cronaca

JESI Caterpillar, Mangialardi: «Intervenga il Governo per tutelare lavoratori e famiglie»

MANGIALARDI CATERPILLAR

Il capogruppo regionale dem alla manifestazione di ieri promossa da Comune e sindacati al fianco delle maestranze dell’azienda jesina


JESI, 24 dicembre 2021 – «Siamo qui per dire che l’annuncio della chiusura del sito produttivo della Caterpillar di Jesi è inaccettabile sotto ogni punto di vista. Nel merito, perché affossare un’azienda che lavora a pieno regime, con tanto di richiesta di straordinari, bilanci in attivo e senza alcuna difficoltà di natura finanziaria, significa speculare sulla pelle dei lavoratori e del territorio. Ma anche nella forma, perché mai avevamo visto tanto disprezzo da parte di un amministratore delegato che prima si presenta ai sindacati con le guardie del corpo, e poi, lontano dai lavoratori, negli incontri nelle sedi istituzionali chiude sprezzantemente la porta in faccia ai rappresentanti del territorio sulla possibilità di concedere più tempo affinché si possa trovare una soluzione che salvaguardi il posto di lavoro di centinaia di persone». 


A dirlo è il capogruppo regionale del Partito democratico, Maurizio Mangialardi, presente ieri pomeriggio a Jesi per partecipare alla manifestazione sindacale dei lavoratori della Caterpillar


«Credo che la politica regionale – afferma Mangialardi – abbia dato buona prova di maturità, mettendo al bando ogni divisione e presentandosi unita e compatta per sostenere i diritti dei lavoratori e del territorio, e per evitare che questa vertenza si concluda con la cancellazione di un altro pezzo di storia industriale della nostra regione. Ma sappiamo che gli sforzi che abbiamo messo in campo non sono sufficienti a risolvere  una crisi che per rilevanza e proporzioni non può che avere un carattere nazionale. La mozione che abbiamo approvato martedì scorso in Consiglio regionale va esattamente in questa direzione, perché chiede anzitutto un impegno diretto del Mise per individuare strumenti di natura economica e finanziaria in grado di salvaguardare i posti di lavoro e il mantenimento della produzione in Italia; promuovere azioni di moral suasion nei confronti della multinazionale; chiedere all’azienda la sospensione della procedura di mobilità. Allo stesso tempo, questo atto impegna la Giunta regionale ad attivarsi immediatamente all’interno della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per modificare il cosiddetto dl antidelocalizzazioni, promosso dal ministro del lavoro Orlando e dalla viceministra allo Sviluppo economico Todde, in modo che i suoi effetti possano essere applicati in maniera retroattiva». 


«Questa – conclude il capogruppo demè una partita che si può e che si deve vincere, senza farne questioni di partito, di maggioranza e opposizione, restando uniti con l’unico obiettivo di dare un futuro al sito produttivo, ai lavoratori e alle loro famiglie».

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