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Cronaca

JESI Celebrazioni 4 novembre, accomunati dai valori di appartenenza (foto)

Il sindaco Massimo Bacci: «Far fronte tutti insieme al nemico comune, il Covid, che sta minando convivenza e libertà»

JESI, 7 novembre 2021 – Celebrazioni del 4 novembre oggi per ricordare il Giorno dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze Armate sotto un cielo plumbeo che ha costretto a dirottare la funzione religiosa dai giardini di Viale Cavallotti al Santuario delle Grazie.

Dopo le deposizioni di una corona d’alloro al Famedio del cimitero di via Santa Lucia e al Monumento ai Caduti dei giardini, il rito religioso alle Grazie officiato dal priore Adrian Timaru alla presenza del sindaco Massimo Bacci e del vice Luca Butini, delle associazioni combattentistiche e d’arma, della Croce Rossa, dei Vigili del Fuoco e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale.

A Padre Adrian è subentrato padre Salvatore Maria Asto, originario di Trapani, che nella sua predica ha preso spunto dal brano domenicale del Vangelo, quello incentrato sulla figura di una vedova che seppure poverissima non esitò a privarsi di due monetine per donarle. Un comportamento che Gesù indicò ai suoi discepoli sottolineando la generosità della donna in confronto del dono superfluo di tanti ricchi. Padre Salvatore ha poi fatto riferimento ai «tanti fratelli uccisi per difendere la Patria» e ai tanti giovani chiamati a «lavorare per la Patria», definendo ciò una «testimonianza di amore che non va dimenticata».

Approfittando delle tante persone presenti nella chiesa, il responsabile del santuario ha ricordato a tutti che lo stesso non gode dei benefici economici riservati alle parrocchie, invitando i presenti a sostenerlo economicamente. Non solo, ha anche ringraziato tutti in questa giornata che oltre a celebrare la ricorrenza laica del 4 novembre, per la Chiesa è anche la “Giornata del ringraziamento”.

La messa al Santuario delle Grazie

Quindi il corteo, preceduto dalla banda cittadina G.B. Pergolesi, che da Piazza della Repubblica si è diretto all’atrio del palazzo Comunale per la deposizione della corona d’alloro alla lapide dei caduti.

Qui il primo cittadino ha salutato tutti i partecipanti sottolineando i valori di appartenenza al nostro Paese, valori che «debbono emergere anche di fronte al nemico invisibile rappresentato dal Covid che sta minando la nostra convivenza e le nostra libertà, e tutti dobbiamo fare fronte comune».

Il Sindaco ha anche ricordato il centenario della traslazione del Milite Ignoto al quale il Comune ha conferito la cittadinanza onoraria su deliberazione unanime del Consiglio comunale.

Al termine l’inno nazionale nella prospiciente Piazza Indipendenza.

(Redazione)

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