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JESI CENTRO AMBIENTE: “NIET” DEL CONSIGLIO ALLA PETIZIONE, ACCUSE E POLEMICHE

Più di mille le firme raccolte, l’architetto Augusta Vecchi, primo firmatario: «Che modi in aula, ci sono rimasta male»

JESI, 30 maggio 2019 – La petizione firmata da più di mille cittadini sul Centro Ambiente è stata rigettata dal Consiglio comunale. L’architetto Augusta Vecchi, prima firmataria, l’ha esposta in aula martedì scorso e ha raccolto il voto contrario della maggioranza e quello favorevole di tutta l’opposizione (Pd, Jesi in Comune, Insieme Civico e 5 Stelle).

La raccolta firme, cui se ne sono aggiunte altre 200 nell’ultima settimana (leggi l’articolo), chiedeva la previsione di aree verdi e spazi ricreativi aperti a tutti al Campo Boario che da 40 anni ospita il Centro Ambiente. Hanno assistito al Consiglio diversi firmatari: «Chiediamo all’Amministrazione un atto di coraggio – ha detto Augusta Vecchi -. In questo quartiere il Centro è insediato da molti anni».

Augusta Vecchi

Augusta Vecchi

L’assessore Roberto Renzi ha evidenziato come la variante, già votata nel precedente Consiglio, dimostri di avere a cuore il quartiere: «Viene tolta l’edificabilità della zona. I Centri Ambiente fuori dalle città non funzionano».

Di tutt’altro avviso l’opposizione: «Bene la manutenzione del Centro Ambiente e l’eliminazione dell’edificabilità della zona ma si sta chiedendo di progettare lo spostamento futuro del Centro. Così facendo si rischia di tenerlo a San Giuseppe per parecchi anni a venire, impedendo ai futuri amministratori di metterci mano – ha evidenziato Samuele Animali per Jesi in Comune -. Il problema economico non esiste: stiamo parlando di una variante urbanistica». Claudia Lancioni e Marco Giampaoletti hanno chiesto un passo indietro, sottolineando come altre soluzioni non siano state messe in discussione.

«Se è vero che il Centro stava al Boario da 40 anni è pur vero che la zona nel corso del tempo è molto cambiata – ha aggiunto Lorenzo Fiordelmondo per il Pd -. In passato era l’inizio della periferia, ora è centro città tra l’altro con una densità di popolazione importante».

Presente in sala anche l’ingegnere Pietro Cacciani, secondo firmatario della petizione: «È lui il responsabile della Torre Erap – ha tuonato il sindaco Massimo Bacci -. La variante è una riqualificazione per il quartiere. Sarebbe da rivedere il regolamento sulla raccolte delle firme».

Prima della votazione l’architetto Vecchi si è detta frastornata: «Rimango male dei modi: attaccare i firmatari che non possono replicare».

(e.d.)

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