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Cronaca

JESI Che ci fa quella pedana gigante per il Corso?

Il manufatto in via di allestimento all’altezza della facciata del santuario delle Grazie dove prima c’erano due scalini

JESI, 17 giugno 2021 – Non me ne ero proprio accorto, ma una persona sensibile all’arte e all’estetica, mi ha fatto notare che quanto si sta costruendo accanto alla piccola porta della cappellina della Madonna delle Grazie, a lato dell’ingresso principale della chiesa, è un manufatto del tutto inutile ed esteticamente brutto.

Mi pare di poter condividere che è inutile perché quella porticina non viene mai utilizzata per il passaggio di fedeli. Viene aperta rarissimamente per qulche ora in estate al solo scopo di dare un po’ di aria alla chiesetta.

Se la grande pedana viene costruita per superare un ostacolo architettonico allo scopo di permettere l’accesso per chi usa la carrozzella, è ugualmente del tutto inutile sia per quanto detto sopra, sia perché chi dei diversamente abili desidera arrivare all’interno della cappellina, lo può fare benissimo grazie al passaggio previsto da tempo e poi realizzato. E’ sufficiente percorrere fino in fondo il lungo corridoio del vecchio convento con il grande portone che è a ridosso della farmacia delle Grazie, svoltare a sinistra, usare l’ampia pedana che permette di superare una piccola scalinata e, ancora verso sinistra, trovarsi lungo un passaggio interno che dà modo di raggiungere direttamente la chiesetta storica della Madonna.

E si può arrivare, volendo, fino a toccare l’altare. Quindi una enorme pedana esterna, sul Corso, è del tutto inutile perché qualsiasi persona diversamente abile già da tempo ha la possibilità di arrivare facilmente alla Madonna celebrata dagli jesini.

Che dire poi dal punto di vista estetico? Si ha la netta sensazione di un manufatto incongruente rispetto alla facciata della chiesa del XVI secolo e alla via più importante della città. Ci troviamo di fronte ad una grande pedana lunga 4-5 metri, larga un metro circa e, nella parte superiore alta, forse, più di mezzo metro. Un blocco di cemento che appesantisce la facciata dell’antica chiesa e disdice con lo stesso Corso. Per non dire che il manufatto sarà uno splendido scivolo che permetterà ai ragazzi straordinarie sfide con lo skateboard, quella simpatica tavoletta con quattro rotelline che diventa un diavolo già oggi in piazza Pergolesi e lungo il Corso.

jesi lavori in corso

Vogliamo proibirlo? Va bene, ma dalla mezzanotte in poi, lo scivolo sarà sempre una ghiottoneria che permetterà le migliori sfide ai ragazzi più eccellenti di Jesi.

Non so se la Soprintendenza è stata informata. A me, e più ancora a chi ha avuto la sensibilità di segnalare la tanta incongruenza di un blocco così disdicevole, pare opportuno pensarci ancora un po’. L’ideale sarebbe che siano lasciate le due scalette che tutti abbiamo ben presenti. Scalette fatte costruire, se ben ricordo, con blocchi di pietra che risalgono ai secoli passati. Speriamo che non siano state buttate via.

Vittorio Massaccesi

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