Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI CLAUDIA E LUCA HANNO PORTATO LA COLAZIONE DI NATALE AI TERREMOTATI DI MONTEMONACO E MONTEFORTINO

Luca prepara il caffè

JESI, 26 dicembre 2016 – La mattina di Natale sono partiti, in due, Claudia Lancioni e Luca Trillini, poco prima delle 5.00.

L’albero di Natale tra le tende di Montefortino

Da Jesi verso i luoghi del terremoto. A bordo del mini furgone Lodgy di lei, caricato con tutto il necessario per offrire una buona colazione a quanti di colazioni a casa non è rimasto che il ricordo. Struggente, poi, in un giorno particolare come quello.

Missione lampo: meta Montemonaco prima e Montefortino poi. Per mettere a disposizione 200 brioches, pan brioches salati, 27 panettoni, 4 sacchi di caramelle e forniti anche della macchinetta per il caffè espresso con relative cialde.

Il tutto offerto dalla pasticceria di Claudia, Sogni di Zucchero – lo aveva fatto anche nel settembre scorso a Pretare, frazione di Arquata del Tronto –  dal supermercato Sì con te del Torrione, da Why not Caffè, dalla pasticceria Colazione da Tiffany e dal panificio Martellini.

“Luca è un cliente della mia pasticceria – dice Claudia -, lavora in banca in corso Matteotti, quando ha saputo che avevo in programma di partire di nuovo mi ha chiesto se poteva aggregarsi, voleva darmi una mano. Gli ho fatto presente che il giorno scelto per il viaggio era proprio quello di Natale, per arrivare con le colazioni. Non ci ha pensato un secondo, ed è venuto anche lui”.

Alle 7.00 sono arrivati a Montemonaco dove gli sfollati, in tutto una novantina, sono ospitati in una casa alloggio, “Casa gioiosa“, ma intorno ci sono anche i campi base dei vigili del fuoco, protezione civile e Croce Rossa.

“Abbiamo preparato la colazione e poi via, di nuovo in strada, per raggiungere Montefortino”.

Dove sono arrivati alle 9.00. Qui è lo stabilimento dell’acqua ninerale Tinnea che accoglie al suo interno le tende con in tutto 55 sfollati.

“Un freddo che si tagliava con il coltello nel capannone – ricorda Claudia – ma nelle tende la situazione è migliore. Colazione veloce, comunque, perché l’abbiamo preparata proprio nello stabilimento industriale e la gente non vedeva l’ora di rientrare dentro le proprie tende”.

Un Natale diverso ma “straordinario, volevamo esserci e ci siamo riusciti. Ma non potevamo mancare a casa. C’erano le nostre famiglie ad aspettarci. E così siamo ripartiti presto”.

Arrivo a Jesi a mezzogiorno, in tempo per il pranzo con i cari.

Quasi come se niente fosse…

([email protected])  

 

 

News