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JESI CODICE ROSSO, LA LEGA ESULTA: «UNA LEGGE A TUTELA DELLE DONNE»

lega nord Jesi

Il provvedimento ha incassato l’ok del Parlamento con 197 voti a favore, nessun contrario e 47 astenuti. Un bene anche la reintroduzione dell’educazione civica nelle scuole

JESI, 18 luglio 2019 – Con enorme soddisfazione la proposta di legge a tutela delle donne, denominato Codice Rosso, è diventata Legge dello Stato.

Con 197 voti a favore, nessun contrario e 47 astenuti – continuano i leghisti – un importante passo di civiltà si è compiuto. La legge prevede il carcere per chi diffonde foto o materiale pornografico senza esplicito consenso; si può denunciare una violenza sessuale entro 12 mesi (non più 6), soprattutto il Pubblico Ministero deve ascoltare la vittima entro 3 giorni dalla denuncia della violenza.

Inasprite anche le pene detentive per i maltrattamenti in famiglia ed è consentito l’uso del braccialetto elettronico per evitare che l’aggressore si avvicini alla vittima. Non si capisce il motivo per cui, alcuni, abbiano deciso di astenersi dal voto, ma fermo restando che tutto sia perfettibile, questa legge è sicuramente un segnale forte nei confronti di tutti quegli uomini che trattano le donne come oggetto personale.

E chi si è astenuto continua ad approvare questo tipo di atteggiamento. Ma è anche la riprova che non basta una legge a fermare le violenze di cui, quotidianamente la cronaca riempie le pagine, dettate solo dalla convinzione di essere nati con il sesso giusto. Bisogna ripartire dall’educazione: è un bene che sia stata reintrodotto dal ministro Bussetti lo studio dell’educazione civica nelle scuole.

Ma siamo noi genitori che dobbiamo riappropriarci del nostro ruolo di educatori e insegnare che mai la violenza si può giustificare, che un uomo non è superiore a una donna,  la quale, sempre e comunque, deve vivere la propria vita libera da pregiudizi, da amori malati, da uomini violenti.

Coordinamento Lega Jesi

Salvini Premier

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