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Cronaca

JESI COL MAL DI DENTI AL PRONTO SOCCORSO ESCE E SPACCA IL LUNOTTO DI UN’AUTO ASUR

Denunciato un giovane 23enne che si era presentato e non aveva atteso il suo turno, la Poliza successivamente lo ha intercettato in via Montelatiere

JESI, 12 ottobre 2019 – Esce dal pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani” e probabilmente per ripicca – visto che non aveva potuto accedere alla cura richiesta per il proprio mal di dentispacca il lunotto posteriore di un’auto, una Fiat Panda, di proprietà dell’Asur Marche.

Per S.V., 23 anni, cittadino italiano di origine ucraina, domiciliato a Jesi, disoccupato, è scattata la denuncia per danneggiamento aggravato e la misura di prevenzione dell’avviso orale dal parte del questore di Ancona. In sostanza, qualora dovesse  rendersi responsabile di altri reati o comportamenti pericolosi, saranno applicate misure preventive maggiormente pesanti.

Il fatto è accaduto durante la notte di mercoledì 2 ottobre scorso. Gli agenti in servizio a bordo di una Pantera del Commissariato fermavano per un controllo il giovane che si trovava a camminare lungo via Montelatiere. Il fatto che è balzato subito agli occhi dei poliziotti era che il 23enne perdeva sangue da un polso e non riusciva a giustificarne il perchè anche per le sue dichiarazioni alquanto confuse.

Gli agenti, comunque, provvedevano ad avvertire un’ambulanza del 118  che accompagnava al pronto soccorso il ferito,  il quale cercava di defilarsi ripetutamente verso l’uscita invece di sottoporsi alle cure. Nella circostanza gli agenti venivano a sapere da un infermiere del Triage che il giovane in questione si era già presentato circa un’ora prima sempre al pronto soccorso chiedendo di esser visitato in quanto accusava dolore a un dente.

Ovviamente gli era stata assegnata la priorità di accesso in relazione ai sintomi ed era stato invitato ad accomodarsi nella sala di attesa dove, però, lui è rimasto per appena un quarto d’ora e se n’era andato. Evidentemente non soddisfatto di aspettare e di quanto ci sarebbe stato ancora da attendere.

Di qui il sospetto che potesse essere avvenuto qualcosa di strano, tanto che gli agenti, una volta finita la medicazione, accompagnavano il giovane fuori e con lui ripercorrevano la strada fatta in precedenza dallo stesso per allontanarsi. E in questo frangente si imbattevano nella Fiat Panda ridotta in quel modo. Dapprina il 23enne negava responsabilità  in merito al danneggiamento poi ammetteva di aver provocato il danno in quanto aveva cercato di colpire un uomo che stava tentando di forzare il portellone posteriore dell’auto.

Il risultato del racconto? Veniva accompagnato in Commissariato per la completa identificazione e per la formalizzazione degli atti necessari alla sua denuncia all’autorità giudiziaria. Il mattino successivo si provvedeva anche a  informare della vicenda gli uffici competenti dell’Asur per l’avvio della procedura di recupero del danno subito dall’autovettura.

Presso la quale, per la completa acquisizione delle fonti di prova, interveniva anche la Polizia Scientifica di Jesi  per rilevare le tracce ematiche dal lunotto infranto.

Pino Nardella

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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