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Cronaca

JESI Collegio Pergolesi, Fratel Alfredo nuovo superiore della congregazione

In programma la commemorazione della fondazione dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia e l’istituzione di un riconoscimento

JESI, 27 aprile 2021 – Fratel Alfredo Serighelli (foto in primo piano) è il nuovo superiore della comunità San Vincenzo de’ Paoli della congregazione dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia del Collegio Pergolesi, Casa famiglia per anziani.

I partecipanti all’incontro

La nomina con una lettera del superiore generale, Fratel Marco Albani, nella quale si sottolinea come negli anni (ben 25, ndr) trascorsi al Pergolesi, «hai sempre dato prova di impegno e dedizione per il bene dei tuoi confratelli e di tutti gli ospiti della struttura, alimentando il tuo servizio con una profonda vita spirituale. Sono perciò convinto che, mantenendo questo tuo atteggiamento, trovando sostegno nella preghiera e supporto nel dialogo con il Superiore Provinciale, i confratelli della comunità e le persone a diverso titolo impegnate nell’opera, riuscirai a essere un buon Superiore, capace di accompagnare una realtà che è stata duramente messa alla prova da mesi particolarmente difficili».

«Non mancherà il mio appoggio, sapendo che il servizio di Superiore non è facile e che sentirsi accompagnati non può fare che bene».

Fratel Alfredo ha condiviso la nomina – succede a Fratel Tito Paba, spentosi il 30 gennaio scorso a causa del covid – con le altre realtà che operano all’interno della Casa famiglia, in un breve incontro svoltosi venerdì scorso, 23 aprile, nel teatrino del Collegio, incontro al quale hanno partecipato – adottando tutte le precauzioni previste dai protocolli di sicurezza anti virus – rappresentanze degli anziani ospiti, dell’Avulss, delle cooperatrici, delle suore di Sant’Anna, il direttore generale della struttura, Enrico Carrescia e Umberto Spoletini per gli Exaa, gli Ex alunni e amici del Collegio Pergolesi.

«Una cosa sola c’è da fare – ha spiegato Fratel Alfredo – fare il Bene e farlo bene. Il compito che mi è stato affidato lo scoprirò giorno per giorno ma sicuramente porterò avanti il cammino vocazionale. La realtà bisogna saperla leggere per potersi aprire al futuro, siamo in pochi e bisogna darsi da fare».

Non è mancato un affettuoso pensiero al predecessore, Fratel Tito «un padre per tutti noi e la comunità».

Il momento è stato anche opportuno per gettare le basi relative a due iniziative – andamento pandemico permettendolo – in programma nella stessa giornata, da stabilire, tra fine giugno e inizi di luglio (entro il 10) nella quale celebrare la fondazione della congregazione (25 gennaio 1839) ad opera del belga Vittore Scheppers (la casa madre di Malines è stata visitata dagli Exaa Benito Motisi e Umberto Spoletini) e l’istituzione di un riconoscimento, quale testimone di servizio, a una figura che all’interno della Casa famiglia si è particolarmente distinta.

Pino Nardella

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