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Cronaca

JESI COMITATI DI QUARTIERE, ECCO I PORTAVOCE PER CAPIRE I PROBLEMI DELLA CITTÀ

JESI, 27 giugno 2015 – In attesa della formazione dei 12 Comitati Cittadini che si confronteranno con gli amministratori cittadini per affrontare assieme le comitati2problematiche della città, questa mattina l’Assessore alla partecipazione, Rolando Roncarelli, e i consigliere delegato ai borghi, Marco Giampaoletti, hanno presentato alla stampa i referenti dei Comitati di quartiere. Non tutte le zone periferiche della città sono riuscite a formare un piccolo comitato e designare un referenti, manca, infatti, qualcuno che tuteli e rappresenti gli abitanti di Tabano il cui territorio è stato provvisoriamente inglobato con quello del quartiere Coppi. Per il resto della città c’erano (ma non erano soli): il referente delle frazioni Castelrosino, Torre, Santa Maria del Colle, Giuliano Mazzieri, per la zona di Coppetella erano presenti sia il referente, Mario Scarpini, che due giovani minorenni della zona: Nicolò Pacenti e Emanuel Santoni. Cartuccia Claudio è il referente di Mazzangrugno mentre per il quartiere Minonna è stato scelto Luciano Spurio. Infine Roberto Piccioni è stato designato quale referente il comitato Ponte Pio, Tre Valli, Pantiere.
In apertura dell’incontro Roncarelli ha ricordato quello che è sotto l’occhio della gente, vale a dire la ridotta sensibilità dei cittadini nei confronti della cosa pubblica; in altre parole il divario esistente tra il popolo ed il “palazzo”. Con questa iniziativa gli amministratori cittadini locali intendono far dialogare i cittadini con le istituzioni, anche se, ha precisato l’assessore, in questi tempi di carenza di risorse economiche non sempre è possibile dare risposte a tutti. Giampaoletti ha sottolineato il compito dei referenti che è quello di segnalare le necessità, le problematiche della loro zona per trovare assieme le soluzioni.comitati
È giusto tutelare anche le zone di campagna”, ha detto Mazzieri che ha messo in evidenza la sordità dei precedenti amministratori alle richieste delle periferie. Il referente dell’area Castelrosino e dintorni ha anche auspicato che in futuro l’amministrazione comunale preveda stanziamenti di fondi da destinare alle periferie. Anche Scarpini ha messo in risalto il fatto che gli amministratori passati si siano interessati al loro territorio solo per questioni legate all’Interporto, alla Golden Gas e mai per i problemi dei cittadini. “La nostra è una frazione abbandonata”, ha esordito Cartuccia riferendosi alle manchevolezze della frazione Mazzangrugno; poi ha iniziato il lungo elenco delle cose che non vanno, dall’asilo abbandonato al campo sportivo dimenticato e incustodito; stessa situazione per il cimitero, così come per la frana di Ripa Bianca. Insomma, dal quadro presentato da Cartuccia quella di Mazzangrugno sembra essere la situazione più disastrata e dunque degna delle attenzioni dell’Amministrazione pubblica, ma su quei problemi è arrivata una prima risposta da parte de Giampaoletti che ha annunciato il prossimo avvio dei lavoro al cimitero (progetto già visionato in Comune) ed altri interventi. Spurio ha sottolineato la stretta collaborazione instaurata tra gli abitanti del quartiere Minonna e gli amministratori; “A 15 anni dalla nascita del comitato di quartiere – ha detto Spurio – questo è notevolmente migliorato”. Questo, aggiungiamo noi, anche grazie alla fattiva collaborazione di tutti i cittadini, a prescindere dal loro credo politico. “Prima non si otteneva nulla dal Comune – ha esordito Piccioni – oggi, grazie all’Amministrazione comunale attuale qualcosa si sta muovendo”. L’unico rammarico per Piccioni è quello di non poter contare su un rappresentante di Pantiere col quale confrontarsi, ma non è escluso che quanto prima anche questo “neo” si possa cancellare.

Quello odierno è un primo tentativo per coinvolgere e rendere partecipi alla cosa pubblica tutti i cittadini, purché le richieste che saranno avanzate siano compatibili con le risorse economiche dell’Ente pubblico.
(Sedulio Brazzini)

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