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JESI “Con gli occhi dell’Anima”: il più bel gol di Tommaso Gabrielloni

Il bomber idolo dei tifosi jesini e prof al liceo ha scritto il suo primo libro di riflessioni filosofiche: senza calcio ma con tanto sentimento e un pensiero alla figlia Giulia

JESI, 17 aprile 2020 –  Nelle 180 pagine del suo libro “Con gli occhi dell’Anima”, Tommaso Gabrielloni non parla mai di pallone, anzi, non cita neppure una volta la parola calcio.

Eppure Tommaso Gabrielloni è un gran calciatore, un bomber coi fiocchi. Nelle Marche è conosciutissimo e apprezzato, è un idolo dei tifosi di Jesina e Biagio Nazzaro e tra serie D e Eccellenza, indossando anche le maglie del Marina, dove gioca attualmente, Osimana, Piano San Lazzaro, Fabriano e Moie ha realizzato quasi 175 gol. Roba da stropicciarsi gli occhi e andare in estasi.

Per un attimo, Tommaso Gabrielloni che è laureato in filosofia e insegna religione al Liceo Scientifico di Jesi, si è tolto la maglia biancazzurra del Marina e ha pubblicato, appunto, “Con gli occhi dell’Anima”, una serie di riflessioni e brevi considerazioni filosofiche sulla vita e su diversi aspetti dell’esistenza, l’amore, la morte, i figli, la felicità, la libertà, Dio e l’uomo.

«Un testo – dice l’autore – che assomiglia ad una raccolta di piccole fotografie nelle quali ho cercato di rappresentare le esperienze fondamentali della mia vita. Mi sono sentito come un bambino “ficcanaso” che ha tentato, di intravvedere, attraverso il buco di una serratura, l’essenza della realtà. Essenza intesa come Verità profonda, zampillante di vita, rivestita di emozioni e non solo di nuda ragione. Ho tentato con grande umiltà di affacciarmi sui significati più profondi dell’esistenza, conscio che ogni mio sguardo era condizionato e limitato dal mio orizzonte temporale. Ogni riflessione è nata da quel poco di vero e di bello che la mia anima ha percepito. Sono stato un viandante, un affamato ricercatore di profumi pregiati, un visionario che ha cercato di estrarre il nocciolo da ogni vicenda che ha vissuto. Riusciti o non riusciti, questi racconti parlano di me e del mio autentico modo di interpretare l’esistenza».

Se gli chiedi del calcio, Tommaso è sibillino.

«Il calcio è sempre stato una passione necessaria che mi ha costantemente accompagnato: c’è un legame tra le passioni e le ragioni e queste due qualità si intersecano e si arricchiscono a vicenda».

Tommaso Gabrielloni, tra un gol e l’altro, è sempre stato un cercatore, un Siddharta. Un cercatore di significati e sensi, un dubbioso che va alla ricerca di risposte non facili e scontate.

Viene da una famiglia normale eppure speciale. Mamma Maria e babbo Mario hanno dato alla luce 5 figli: Michele, Giorgio, Tommaso, Marta e Alessandro, altro attaccante di razza che veste la maglia del Como e recentemente si è laureato ottenendo applausi e riconoscimenti. Nella vita di Tommaso Gabrielloni sono arrivate prima la moglie Ilaria, punto di riferimento imprescindibile e poi, da tre anni, Giulia, la figlia desiderata e che «mi ha dato la spinta – dice Gabrielloni – per mettere ordine ai tanti pensieri che avevo scritto qua e là: così è nato il libro».

Tommaso Gabrielloni osserva l’esistenza “Con gli occhi dell’Anima” e vuole lasciare un’impronta del suo passaggio.

«A chi vorrà tenermi vivo dentro di sé, e a chi vorrà scoprire il mondo per ciò che è», scrive nella prefazione del libro.

Probabilmente il più bello dei suoi gol.

Gianluca Fenucci

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