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Cronaca

JESI CONAD: SINDACATI PREOCCUPATI PER LA QUESTIONE ESUBERI

Conad

«Temiamo per il futuro: ci sono problemi sulla programmazione, la turnazione del lavoro e gli orari», afferma Carlo Cotichelli, segretario Filcams Cgil Ancona

JESI, 4 novembre 2019 – Si temono esuberi anche nei negozi già passati a Conad. Carlo Cotichelli, segretario della Filcams (commercio, terziario e turismo) della Cgil di Ancona, fa sapere infatti che al tavolo ministeriale Conad ha annunciato esuberi anche nei negozi già passati al nuovo marchio.

Carlo Cotichelli

Carlo Cotichelli

Sono circa 1.500 i lavoratori delle Marche di ex Auchan e Sma preoccupati per il loro futuro lavorativo, a seguito dell’acquisizione del Gruppo da parte di Conad. La questione riguarda anche la Vallesina, con i punti di Jesi e Chiaravalle, e Fabriano: «Sono 300 gli esuberi annunciati da Conad anche nei 109 punti vendita già passati, senza però specificare quali – spiega il sindacalista -. Abbiamo chiesto da tempo un incontro agli amministratori ma ancora non ci hanno ricevuto. Passata la fase di assestamento, con le inaugurazioni, temiamo che l’organizzazione del lavoro possa minare la tenuta occupazionale».

La vertenza dei lavoratori e delle lavoratrici, come annunciato da Antonio Mastrovincenzo presidente del Consiglio regionale delle Marche, sarà portata all’attenzione del Consiglio regionale nella prossima seduta. «I negozi della Vallesina e di Fabriano andavano bene anche prima del passaggio – continua Cotichelli -. Il timore principale è per quelle attività sovradimensionate rispetto agli standard di Conad, quindi l’Auchan di Ancona in particolare. Temiamo però per il futuro: sappiamo che ci sono problemi sulla programmazione, la turnazione del lavoro e gli orari».

Conad

Conad Jesi

Il timore, dunque, è che questa nuova riorganizzazione possa provocare problemi agli organici dei vari supermecarti: «Un’operazione chirurgica precisa, ma non indolore quella messa in campo da Conad dopo l’acquisizione del pacchetto azionario di Auchan-Sma – fanno sapere Cgil, Cisl e Uil – mentre si autoproclama l’unico operatore del settore in grado di salvare Auchan dal fallimento, smembra sapientemente il colosso francese, tiene per sé le realtà performanti e lascia sul campo punti di vendita diretti, affiliati, sedi logistiche e sedi secondarie per i quali l’unica certezza è che per il momento il piano industriale non li contempla».

«Mentre si tagliano i nastri di inaugurazione che segnano il riavvio dei punti vendita acquisiti, viene annunciata sui tavoli di confronto sindacali la vendita delle realtà in sovrapposizione con la rete Conad, ma restano ovviamente segreti i soggetti e soprattutto rimane “in bianco” la garanzia della salvaguardia occupazionale che non può essere soddisfatta dal mantenimento dell’organico in forza all’atto del passaggio garantito dalla legge nei punti vendita acquisiti; significa invece creare le condizioni affinché sia data una opportunità di impiego a tutti i profili professionali».

(e.d.)

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