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JESI Concorso Svoboda: a Bianca Piacentini e Cristina Attorrese la prima edizione

Le due giovani hanno firmato le scene e i costumi di una nuova produzione lirica della Fondazione Pergolesi Spontini

JESI, 18 novembre 2021 – Sono Bianca Piacentini per le scene e Cristiana Attorrese per i costumi le due giovani vincitrici della prima edizione del “Concorso per scenografi e costumisti” dedicato al grande scenografo Josef Svoboda e aperto a neo diplomati delle Accademie di Belle Arti di Macerata e Bologna.

Le due ragazze, 26 e 27 anni, hanno vinto una scrittura artistica nell’ambito della 54esima Stagione Lirica del Teatro Pergolesi con la possibilità di realizzare il loro progetto per il dittico “La scuola di Guida” di Nino Rota e “Il segreto di Susanna” di Ermanno Wolf Ferrari in scena sabato 20 novembre ore 20.30 e domenica 21 novembre ore 16 (anteprima giovani giovedì 18 novembre ore 16). 

Salvatore Grigoli (Conte Gil)

Nella nuova produzione della Fondazione Pergolesi SpontiniGabriele Bonolis dirige il Time Machine Ensemble, la regia è di Alessio Pizzech, light designer è Nevio Cavina. Nel cast de “La scuola di guida” sono Solodkyy Vasyl e Angela Nisi, per “Il segreto di Susanna” cantano Salvatore Grigoli e Angela Nisi con il servo muto interpretato da Salvo Pappalardo.

Angela Nisi (Susanna)

«Il progetto – spiegano le due vincitrici – nasce dall’idea iniziale di fondere La scuola di guida Il segreto di Susanna in un’unica opera. Da qui la necessità di trovare un fil rouge, una storia comune, che potesse legare i due momenti e nel contempo renderli indipendenti»..

«Abbiamo immaginato La scuola di guida come fosse l’incubo di Gil: un uomo ossessionato dalla visione in sogno della moglie, che bacia uno sconosciuto in macchina. Ciò lo porterà a dubitare della fedeltà di Susanna e a credere che quest’ultima lo tradisca. Da qui l’idea di ispirarsi a quelle dimensioni oniriche, tipiche del cinema di Fellini, dove sogno e realtà si intrecciano in modo complementare, creando una sorta di “altra dimensione” in cui i due mondi convivono, interagendo e destabilizzando lo spettatore. Il cinema e il sogno saranno, infatti, il comune denominatore per il progetto dell’allestimento».

Salvo Pappalardo (Sante, servo muto)

Le vincitrici concludono: «Se si volesse pensare allo spettacolo come una sorta di evoluzione delle tecniche del cinema qui il technicolor entrerebbe in modo preponderante. Abbiamo perciò scelto dei colori saturi (viola, arancio, rosso, rosa…) che abbiano un finish opaco, senza riverberi o riflessi. Un’esplosione di pop art, una realtà in qualche modo “cartonata” e bidimensionale”, corredata da pochi e semplici oggetti».

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