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Cronaca

JESI Consiglieri comunali, il presidente bacchetta: «Comportatevi bene…»

Daniele Massaccesi invia una email a tutti loro dopo il grave episodio della bandiera di Salò e della bestemmia durante l’assise

JESI, 3 agosto 2021Con una email istituzionale il presidente del Consiglio comunale, Daniele Massaccesi, ha invitato consiglieri e consigliere a prestare un comportamento rispettoso e rigoroso durante le riunioni.

Bacchettate sulle mani, insomma. Come tanto tempo fa si faceva a scuola per imporre rispetto e disciplina. Evidentemente siamo ritornati indietro. Ma non solo nella nostro consesso comunale

Daniele Massaccesi

L’assise cittadina dello scorso 29 luglio è stata l’occasione per affrontare il grave gesto della consigliera Chiara Cercaci, che ha mostrato un’effige repubblichina, ma sarà ricordata anche per il fuori onda del consigliere Sandro Angeletti che ha bestemmiato a microfono aperto. Entrambi sono stati pizzicati” da cittadini che hanno assistito alle dirette sul web.

Il gruppo consiliare Jesi in Comune aveva poi fatto presente che altri tengono le telecamere spente per tutta la durata dei Consigli: insomma, di tutto questo tiene conto l’invito del presidente Massaccesi.

«Avevo richiamato tutti all’assoluto rispetto di regole, di comportamenti e di attenzione – si legge nell’email -. I Consigli comunali “da remoto” stanno mettendo in condizione i componenti di tutti i gruppi consiliari di allentare attenzione, rigore e rispetto nelle varie fasi del Consiglio. Lo scranno “da remoto” non vuol dire trattare lo stesso con assoluta libertà e con minore riguardo rispetto a quello “fisico” che, ovviamente, assicura non solamente una percezione ma garantisce la presenza diretta, contemporanea, visiva ed uditiva dei partecipanti, e cioè quella che deve essere sempre assicurata».

Quindi l’auspicio: «Non voglio più tornare sull’argomento e spero vivamente che questa comunicazione sia l’ultima sul tema: confido nella collaborazione e nella comprensione di tutti Voi, con la consapevolezza che l’errore di uno non ricade tanto sull’immagine di tutti noi quanto su quella di una istituzione democratica, che non può essere inutilmente ferita per disattenzione o trascuratezza».

Eleonora Dottori

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