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Cronaca

JESI IN CONSIGLIO COMUNALE LA CITTADINANZA ONORARIA AL CAPITANO DEI CARABINIERI MAURO EPIFANI

JESI, 16 novembre 2016 –  Già comandante per tre anni circa della Compagnia carabinieri di Jesi, il capitano Mauro Epifani, dallo scorso anno al comando della Compagnia di Caltanisetta, sarà lunedì prossimo, 21 novembre, a Jesi, per il conferimento della “civica benemerenza“, vale a dire la cittadinanza onoraria della nostra città, come deliberato dal Consiglio comunale – delibera numero 63 – il 27 giugno scorso. Giorno in cui, con delibera 65, fu approvata la stessa concessione al magistrato Antonino Di Matteo, sostituto procuratore della repubblica alla procura di Palermo.

La cerimonia si svolgerà durante la seduta del Consiglio comunale ed è prevista per le ore 12.30.

Momenti di terrore prima che il nigeriano fosse bloccato (foto Binci)

Momenti di terrore prima che il nigeriano fosse bloccato (foto Binci)

Il capitano Mauro Epifani durante il suo periodo di comando a Jesi – a lui è subentrato l’attuale comandante, maggiore Benedetto Iurlaro – oltre che per importanti indagini e per aver condotto a termine brillanti operazioni, si è distinto anche per un episodio che gli valse la medaglia d’argento e il riconoscimento delle autorità cittadine avvenuto durante un Consiglio comunale.

Rimase, infatti, ferito a un fianco nel tentativo di fermare il 26enne nigeriano, poi bloccato, Precious Omobogbe che, armato di machete, il primo settembre di due anni fa, aveva sparso il terrore in città. Con il capitano benemerenze, quella volta, anche al comandante del Norm, Fabio Del Beato, e al brigadiere Gabriele Di Francesco.

La motivazione così recita: “Per il coraggio e la professionalità dimostrati in occasione del grave episodio accaduto nel centro storico il 1° settembre 2014 quando, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Jesi, di fronte ad un esagitato armato di machete che minacciava di morte i passanti, non ha esitato a rischiare la propria incolumità per il bene comune, riuscendo a gestire in modo encomiabile la delicatissima situazione e, ancorché ferito, a bloccare l’uomo”.

Originario di San Cesario di Lecce, il 36enne ufficiale dell’Arma, figlio di un militare, è cresciuto a Trani, ha frequentato l’accademia militare a Modena e a Roma e la scuola allievi ufficiali a Fossano (Cuneo).

(p.n.)

 

 

 

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