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JESI “CONTEMPORANEO”, LE CONTRASTANTI TONALITÀ NELLE OPERE DI MARTA MANCINI

marta mancini

JESI, 17 ottobre 2018 – E’ difficile pensare che Jesi non abbia delle giovani leve che affrontano pittura e scultura con grande professionalità. Che si sono fatti un nome grande così anche fuori delle nostre mura, anch’ esse riservate come le viuzze del nostro Centro Storico. Ecco, sotto il Chiostro Sant’Agostino, che collega piazza della Signoria con piazza Spontini (io le chiamo sempre così) c’è il laboratorio studio di Marta Mancini (foto in primo piano), pittrice e insegnante a tutto tondo.

Sabato pomeriggio 13 ottobre Marta Mancini ha inaugurato la sua ennesima mostra, il suo nuovo discorso che non s’interrompe coi precedenti, anzi, e la mostra è intitolata “Marta Mancini. Opere 2018”, nello straordinario e affascinante scenario delle stanze di “Contemporaneo” a un passo da piazza Federico II. Marta prosegue con l’ispirazione che scaturisce dai suoi lavori negli anni, talvolta addolcisce le linee, talaltra le rende più aggressive, dandoti l’idea che l’ispirazione originaria si frantumi, come se, con le mani sul lavoro, Marta fosse assalita da ricordi che ne deviano il fervore che aveva mosso il fervore creativo primitivo.

Linee, dicevamo, che possono far sembrare che la mente produca un nulla assoluto di memorie ma che, in realtà, trovano ispirazione in orizzonti appena conosciuti e, scalando o contrapponendo le tonalità, sogni improvvisamente qualcosa ancora da realizzare. La luce restituisce, in questi lavori, le terre arse della Puglia, dove mare e terra non possono confondersi, tanto sono contrastanti le tonalità, ma possono delineare un confine netto fra sogno, realtà e silenzio.

Giovanni Filosa
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