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Cronaca

JESI, CONTINUA LA QUERELLE SCINTILLE SULLA PRIVATIZZAZIONE DI “ARCAFELICE”

JESI, 13 maggio 2015 – Botta e risposta tra il Pd e il sindaco Massimo Bacci. La privatizzazione di ArcaFelice, l’azienda agraria comunale, è il motivo della polemica. Dice Andrea Binci, segretario del 3° circolo: “Capiamo pure l’imbarazzo di questa Amministrazione Comunale di fronte all’ennesimo fallimento in tema di aste pubbliche, dopo i negozi del Corso adesso quello sull’azienda agraria. Quello che lascia più sconcertati è il fatto che, visto che le cose sono andate male, si dica che sono scelte delle precedenti amministrazioni, quando l’asta per la vendita di Arca Felice è stata pubblicata solo un mese fa. Detto questo i terreni dell’azienda agraria del Comune erano stati si apportati in origine nella società ProgettoJesi, ma in conto capitale. Il Governo Renzi poi obbligherà pure a chiudere le attività in perdita, certo è che se la promozione dell’azienda agraria è avvenuta con scelte come quella di togliere la fornitura della carne alle mense scolastiche con la loro privatizzazione, ognuno penso sia in grado di fare le proprie valutazioni; tanto più che tale decisione non ha determinato una riduzione delle rette delle mense scolastiche per le famiglie.”

Aggiunge Binci: “Quanto alle valutazioni dei beni dell’Arca Felice, vedremo a che prezzi saranno venduti, certo è che se sono quelli stimati per la recente asta, la pubblica ammenda l’avrebbe dovuta fare questa Amministrazione Comunale a tutti i cittadini. Più che di scelte obbligate da parte di decisioni governative, la sensazione che abbiamo e che la dismissione delle attività economiche pubbliche sia un obiettivo perseguito da parte di questa Amministrazione Comunale. Non a caso solo poco tempo fa si è ventilata la sciagurata ipotesi di vendita delle farmacie comunali.”

Conclude l’esponente del Pd: “Chiariamo ancora una volta che il PD è e rimane contrario, non solo alla liquidazione dell’azienda agraria, ma anche alla vendita delle farmacie comunali e se l’Amministrazione Comunale dovesse procedere su questa linea di vendere tutto ciò che è pubblico, troverà la netta opposizione da parte del PD di Jesi.”

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