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Cronaca

JESI CONVEGNO ECCLESIALE NAZIONALE, I DELEGATI DIOCESANI: “ASSISTIAMO AD UN GRANDE EVENTO”

Beatrice Testadiferro, giornalista, direttore del settimanale diocesano “Voce della Vallesina”, è tra i componenti della delegazione diocesana

Beatrice Testadiferro, giornalista, direttore del settimanale diocesano “Voce della Vallesina”, è tra i componenti della delegazione diocesana

JESI, 10 novembre 2015 – È stata una giornata intensa, quella di ieri, per la delegazione della diocesi di Jesi presente a Firenze all’apertura del Convegno ecclesiale nazionale “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, un confronto a tutto campo sul grande tema dell’uomo che porrà l’accento anche su grandi temi come famiglia, educazione e scuola, giustizia sociale, corruzione,  lavoro, immigrazione, ecologia umana.

Ma ancora di più lo sarà oggi (10 novembre), con la presenza di Papa Francesco che aprirà ufficialmente i lavori e tutta la città del giglio è mobilitata per l’arrivo del pontefice.

Il convegno si svolgerà sino a venerdì prossimo,  13 novembre, e vede impegnati 2200 delegati provenienti da tutte le diocesi d’Italia i quali si confronteranno nei suggestivi spazi della Fortezza da Basso sulle 5 “vie” proposte: uscire, abitare, annunciare, educare e trasfigurare.

Della nostra diocesi sono presenti il vescovo, don Gerardo Rocconi, don Cristiano Marasca, suor Anna Maria Vissani, Beatrice Testadiferro, Marta Bartolucci, Giorgio Berti, Matteo Donati.

E le prime impressioni ce le propone proprio Beatrice Testadiferro, direttore del settimanale diocesano “Voce della Vallesina”  per la quale «qui tutto sembra ruotare attorno al grande evento e soprattutto all’atteso arrivo di Papa Francesco. Siamo arrivati con un pulmino per essere pronti alla basilica della Santissima Annunziata dove si è svolta una delle quattro celebrazioni di apertura e da dove si è partiti in processione verso il Battistero e la Cattedrale. Tanti i giornalisti che sono stati inviati qui a seguire le giornate e che hanno intervistato anche i delegati jesini e il vescovo».

Marta Bartolucci, giovane della parrocchia del Divino Amore e studentessa della Pontificia università salesiana

Marta Bartolucci, giovane della parrocchia del Divino Amore e studentessa della Pontificia università salesiana

Giorgio Berti, della commissione diocesana per la pastorale sociale e del lavoro

Giorgio Berti, della commissione diocesana per la pastorale sociale e del lavoro

Così racconta la sua giornata inaugurale Marta Bartolucci, 25 anni: «I messaggi degli amici, la non piena consapevolezza della grandezza del ruolo che come delegata sono stata chiamata a ricoprire, l’ingresso nel Battistero che mi ricorda la bellezza di essere cristiana, l’incontro con gli altri che ci fa Chiesa e una parola che risuona: speranza.  La speranza che questa nostra Chiesa si decida a uscire. Intanto attendiamo con trepidazione l’arrivo del Papa».

«Come non pensare – ha invece detto Giorgio Berti al Corriere Fiorentino – alle vicende di questi giorni relative all’uso di beni materiali fatto da alcuni cristiani e, più in generale, dei beni della Chiesa? Al di là della cronaca, credo che Papa Francesco, con le sue quotidiane sollecitazioni sulla povertà della Chiesa, voglia con mitezza e determinazione porre il problema serissimo di un popolo di Dio che non può essere indifferente ad una crescente disuguaglianza sociale in tutti gli stati del mondo».

L’incontro con il Santo Padre è in programma per le 10 di stamattina mentre la celebrazione eucaristica si svolgerà allo stadio comunale “Artemio Franchi” nel pomeriggio alle 15,30.

I delegati hanno potuto anche ammirare, in via eccezionale, la Crocifissione bianca, olio su tela, di Marc Chagall, esposta per l’occasione nel Battistero.

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