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Cronaca

Jesi Corsi del Centro per l’integrazione, incontro con la comunità islamica

Confronto anche sulle varie problematiche che coinvolgono la cittadinanza straniera e per future nuove collaborazioni

Jesi, 21 settembre 2022 – Oltre 2.300 stranieri, in rappresentanza di 51 diverse nazionalità, si sono rivolti negli ultimi cinque anni al Centro servizi per l’integrazione all’ex Appannaggio, istituito dal Comune di Jesi e gestito dall’Asp Ambito 9 con servizi erogati dalla Cooss Marche.

E da gennaio ad oggi il numero di accessi è in ulteriore progressiva ascesa, lasciando prevedere che sarà ampiamente superato il numero medio degli anni passati. 

Nettamente dominanti gli accessi di cittadini provenienti dall’Africa (Nigeria in primis, seguita da Marocco, Tunisia, Congo e Gambia) per una tipologia di richieste che spazia dalle informazioni sui documenti di soggiorno, cittadinanza, a quelle su iscrizione anagrafica, orientamento e corsi linguistici o di formazione.  

Proprio per far conoscere i servizi del Centro per l’integrazione ed i nuovi corsi attivati, la responsabile del Servizio di immigrazione dell’Asp Ambito 9, Barbara Paolinelli, insieme all’assessore ai servizi sociali del Comune, Samuele Animali e ai rappresentanti del Centro stesso, hanno incontrato la comunità islamica nel proprio centro culturale Al Huda in fondo a via Erbarella, con affaccio in Viale della Vittoria.

All’incontro sono intervenuti anche il consigliere straniero Abu Baker Siddiki, il presidente del centro culturale islamico El Anouar El Miloudi, insieme al suo vice Heni Adil

L’occasione ha permesso di confrontarsi sulle varie problematiche che coinvolgono la cittadinanza straniera e le opportunità presenti, oltre ad aprire le porte per nuove collaborazioni future. 

«Ringraziamo il Centro culturale islamico – hanno sottolineato la presidente dell’Asp, Gianfranca Schiavoni e l’assessore ai servizi sociali Samuele Animali – per la disponibilità a condividere la promozione dell’attività del Centro servizi per l’integrazione. Crediamo che questa collaborazione possa produrre importanti risultati che contribuiranno anche ad una crescita complessiva del servizio, capace di offrire standard qualitativi sempre migliori nelle risposte alle attese e alle aspettative dei cittadini stranieri».

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