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JESI CORSO MATTEOTTI, DA NEGOZI SFITTI A CONTENITORI CULTURALI

Al momento, soltanto uno di questi negozi dell'Appannaggio è stato alienato.

Ex negozi che diventano contenitori culturali, grazie ad un progetto della Pro Loco con il sostegno dell’assessorato alla Cultura

JESI, 6 novembre 2015 – Sono mesi, anzi anni, che quei negozi situati a metà di corso Matteotti sono chiusi; il Comune li ha messi in vendita attraverso “Progetto Jesi”, ma fino ad oggi nessuno si è fatto avanti per acquistarli e ridare vita a quel tratto del “salotto buono della città” oggi dimenticato. Per riportare l’attenzione su quegli spazi che un tempo ospitavano attività commerciali, la Pro Loco, con il sostegno dell’assessorato alla Cultura li ha presi in consegna per rivalorizzarli “rendendoli fruibili e maggiormente visibili, sublimandoli da ‘non luogo, a ‘luogo a divenire’. Su questo principio già oggi quegli spazi sono occupati da una personale fotografica di Francesco Coppari sul disastro di Chernobyl; il progetto è denominato “Contemporary shop”. Questo termine “racchiude i concetti di Temporary shop, quei negozi aperti per un lasso limitato di tempo, generalmente outlet o svendite, ed il suffisso “CON” sottintende aggregazione ‘contemporary shop’ diventa dunque un termine che esprime contemporaneità, attualità, aggregazione in un tempo limitato”.
Dopo questa prima esperienza quei locali ospiteranno altre mostre, a cominciare con quelle di Marco Priori, Javier Cecconi e Katia Montesi, anche loro del Circolo Fotografico Massimo Ferretti di Jesi; in dicembre, invece, protagonisti di una mostra saranno i ragazzi del Liceo Artistico “E. Mannucci”.

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