JESI Covid-19, Marialuisa Quaglieri: «All’ospedale situazione stabile»

Lo conferma l’assessora che sottolinea gli sforzi degli operatori

JESI, 31 dicembre 2020 – «La situazione all’ospedale “Carlo Urbani” è stabile»: lo conferma l’assessora ai servizi sociali Marialuisa Quaglieri.

Il nosocomio jesino all’inizio del mese di novembre era sotto pressione per via di un incremento dei casi di covid-19. Lo stesso sindaco Massimo Bacci, in costante confronto con gli operatori sanitari e il direttore generale dell’Area Vasta 2 , aveva evidenziato la situazione che però, per fortuna, al momento sembra contenuta.

«Sono sette le persone ricoverate in terapia intensiva e 33 tra semi e non intensiva – spiega l’assessora Quaglieri -. La situazione al momento è stabile e non grave come in passato. In generale nel territorio si è registrato un miglioramento essendo calati i numeri di quarantene e persone positive. Prima delle feste c’era stato un aumento che ora sembra rientrato. Ma ognuno di noi deve attenersi a tutte le precauzioni, soprattutto restando il più possibile in casa».

Sono invece 5 i positivi alla Casa di riposo di via Gramsci, nessuno tra gli operatori. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”282404″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

«Speriamo che nel giro di 15 giorni queste persone possano uscire dall’area covid appositamente individuata nella struttura – prosegue l’assessora -. Ci tengo a ringraziare tutti gli operatori che sin dai primi casi hanno agito in maniera tempestiva isolando i positivi e contenendo la situazione. Superata l’emergenza potremo tornare alla normalità: le persone non vanno lasciate sole in questo momento e perciò abbiamo dato il via alle visite con i familiari attraverso la porta a vetri. Non dobbiamo dimenticarci, però, che il momento è difficile e dobbiamo affidarci a tutte le precauzioni in atto soprattutto per preservare le persone in condizioni di fragilità».

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(e.d.)

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