Cronaca
JESI Covid-19: la prima linea di questa guerra
29 Marzo 2020
Non ringrazieremo mai abbastanza volontari, medici, infermieri, Oss e tutte quelle figure che contribuiscono a lottare contro il coronavirus e non solo
JESI, 29 marzo 2020 – Sacrificio, coraggio e abnegazione. Sono le parole d’ordine che guidano le figure in prima linea in questi lunghi e difficili giorni.
È diventata virale la foto (in primo piano) dell’operatore della Croce Verde coperto da cima a piedi da tuta, guanti e mascherina seduto stremato e quasi sconsolato e davanti all’ospedale “Carlo Urbani”.
È il simbolo dei sacrifici e dell’impegno che operatori e operatrici medico-sanitari, professionisti e volontari, stanno impiegando nella lotta al coronavirus da settimane.
E non solo. Gli sforzi di queste persone sono quanto mai preziosi in momenti di crisi, ma la loro efficienza è data da una passione costante e quotidiana a cui non siamo mai abbastanza grati anche al di fuori delle emergenze.
«La Croce Rossa – dice il presidente del Comitato di Jesi Francesco Bravi – è attiva sia per la consueta funzione di trasporto d’emergenza e urgenza, sia per far fronte all’attuale emergenza coronavirus. Si sono rafforzati i turni degli autisti-soccorritori che restano in attesa della chiamata da parte del 118 giorno e notte. In accordo con le direttive del Comitato Nazionale Cri aderiamo al programma “Il tempo della gentilezza” impiegando 30 volontari temporanei che si recano, con i necessari riconoscimenti, a portare farmaci e spesa a domicilio a quanti ne facciano richiesta perché impossibilitati a uscire di casa per andare in farmacia o al supermercato».
Imprescindibili accanto alla Protezione Civile e ai volontari di tutte le associazioni in prima linea sono ovviamente i professionisti. Tra questi gli infermieri, soldati senza armi che ogni giorno affiancano i medici con precisione, attenzione e cura.
Quelli che oggi chiamiamo giustamente eroi, salvo poi tornare a compiere pesanti tagli sulla sanità – che è un diritto prima ancora di essere un servizio.
Ce ne ricordiamo spesso solo in situazioni di necessità, ma la nostra gratitudine nei loro confronti andrebbe rivolta al lavoro quotidiano e alla dedizione che impiegano per assisterci ogni qualvolta ne abbiamo bisogno.
È fondamentale restare al fianco dei volontari e volontarie, di medici, infermieri, Oss, e tutte quelle figure che contribuiscono secondo le proprie competenze a far sentire le persone protette e al sicuro.
Per farlo basta seguire le poche e semplici regole imposte dal D.p.c.m., primo e fondamentale step verso la fine dell’emergenza sanitaria.
Per supportare economicamente la Croce Verde di Jesi è attiva una raccolta fondi, così come quella della Fondazione Vallesina Aiuta onlus, che per il “Carlo Urbani” ha permesso l’acquisto di un tomografo e di dispositivi sanitari indispensabili.
Elisa Ortolani
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