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Cronaca

JESI Covid-19, sanificare il denaro è possibile con l’idea di Viorel

Il 17enne studente dell’Iis Galilei ha inventato il Washed Cash

JESI, 25 maggio 2020 – «L’opportunità d’oro che stai cercando è dentro di te», diceva Orison Sweet Marden, lo stesso deve aver pensato Viorel Ionut Bohotici, studente 17enne dell’I.I.S. Galileo Galilei di Jesi.

In un momento difficile come questo, a causa della pandemia, Viorel ha pensato come poter essere utile e dare il proprio contributo alla società: seguito dalla professoressa Maria Lauretta Riccioni e la collaborazione per i disegni del progetto del professor Giovagnetti, il 17enne ha inventato una macchina che sanifica il denaro. È lo stesso istituto a renderlo noto.

Ha realizzato il progetto Washed Cash per sanificare il denaro, veicolo di tanti germi, batteri e del temibile Coronavirus.

L’idea progettuale non è ancora stata realizzata a causa del lockdown. Ha analizzato il fatto che il virus Covid-19 ha una buona capacità di resistere sulle superfici, per cui può veicolare anche con le banconote, che risultano uno dei principali motivi di contagio, in quanto si muovono tra le mani di tutti i cittadini.

Viorel Ionut Bohotici

Anche l’Oms, ad inizio di marzo, aveva lanciato l’allarme sulla pericolosità delle banconote e alcune nazioni, come la Cina e la Corea, avevano avviato procedure di sanificazione del denaro.

Questo processo risulta inefficace appena il contante torna in circolazione. Con questo dispositivo, la banconota viene sanificata da particolari lampade ultraviolette e ozonizzanti, dopo essere stata appoggiata su un carrello del macchinario.

Lo studente ha anche valutato l’opzione di utilizzare come base, i verificatori di banconote false, sostituendo le lampade con quelle ad adeguata frequenza, in modo da avere una doppia funzione.

Il suo progetto è stato selezionato per la prima Virtually Maker Faire della storia, on line proprio in questi giorni: https://makerfaire.com/ . Washed Cash è il dispositivo che  permetterebbe di sentirci al sicuro ora, ma anche in futuro.

Tramite il Maker Faire Rome ha partecipato alla call americana, 24 ore di presentazioni, workshops, dimostrazioni ed esibizioni, sabato 23 maggio scorso.

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