Attualità
JESI CRITICITÀ ALL’OSPEDALE: «INASCOLTATI, FAREMO UN ESPOSTO AL MINISTERO»
18 Novembre 2019
La situazione al “Carlo Urbani” sempre più in bilico: Sindacati, Comitato e Tdm chiedono a gran voce che «venga fatta luce sui problemi esistenti»
JESI, 18 novembre 2019 – Delusi per non essere stati ascoltati, annunciano un esposto al Ministero della Salute, al Tribunale di Ancona e alla Prefettura. Il Tribunale per i diritti del malato (Tdm), i sindacati Cgil, Cisl e Uil, la Federazione sindacati indipendenti e il Comitato cittadino per la salvaguardia e difesa dell’ospedale Carlo Urbani annunciano di procedere con la segnalazione all’autorità di pubblica sicurezza.
«Avevamo chiesto di partecipare alla Conferenza dei Sindaci, eravamo in attesa di un incontro a Jesi ma è stato un buco nell’acqua – lamenta Pasquale Liguori del Tdm -. Questo è un grave attacco alla democrazia. Segnaliamo ancora una volta le criticità dell’ospedale “Carlo Urbani“: attese, personale sottodimensionato, il disastro dei parcheggi, stampanti che si rompono e non vengono sostituite».
Tagli che sono stati messi in luce da Giacomo Mancinelli della Cgil: «La riduzione del budget dell‘Area Vasta 2 ha comportato tagli nei settori più dispendiosi come Medicina e Reumatologia. Si sta cercando di portare i servizi al privato sui sacrifici che fa il pubblico: questo non è un piano sociosanitario, è un piano personale. Tante le questioni su cui va fatta chiarezza, per dirne una: non viene concessa la mobilità interna all’Asur per chi vuole accedere all’Area Vasta 2. L’esposto nasce per chiedere che venga fatta luce su queste criticità».
«Hanno volutamente mandato in corto circuito le relazioni con sindacati e associazioni che però non possono non essere ascoltati» aggiunge Patrizia Ercoli della Uil.
«Solo Jesi da gennaio ad oggi ha perso 35 infermieri – prosegue Stefania Franceschini, Rsu Cisl -. La questione riguarda più figure, un esempio: erano 16 al Cup dell’ospedale a gennaio, sono 13 adesso, di cui sei part-time o con prescrizioni mediche».
«Senza contare lo stress psicofisico di chi rimane a lavorare – aggiunge Stefano Brutti per il provinciale della Federazione sindacati indipendenti -. Sono troppe le questioni in sospeso, penso all’Interporto dove tutto è fermo da anni».
Il dottor Franco Iantosca per il Comitato cittadino per la salvaguardia e difesa dell’ospedale Carlo Urbani annuncia che il prossimo 26 novembre a Palazzo dei Convegni ci sarà una tavola rotonda “Sanità: facciamo il punto“: «Parteciperanno il consigliere regionale Enzo Giancarli, il sindaco Massimo Bacci, Pasquale Liguori del Tdm e Giacomo Mancinelli per la Cgil, oltre a Giovanni Guidi, direttore dell’Area Vasta 2, che è stato invitato».
(e.d.)
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