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JESI Curve pericolose, guardrail e cartelli inesistenti

Zona di collegamento via Misa-via Mazzangrugno, né Comune né Provincia hanno mai preso provvedimenti

JESI, 20 maggio 2020 – In questi giorni di “detenzione” domiciliare, di osservanza delle disposizioni più o meno logiche emanate dagli uomini (e donne) di Governo, di limiti comportamentali e di limitazioni nei movimenti personali, i cittadini hanno avuto l’occasione di prestare maggiore attenzione al territorio dove le predette norme ti hanno costretto a stare. Ecco allora che, guardando con attenzione il territorio, con questa situazione un po’ tutti hanno rilevato nei più o meno evidenti.

Chi scrive, per esempio, ha posto la sua attenzione su un problema non nuovo, su una questione più volte segnalata ma mai presa in considerazione di chi di dovere. Nel caso specifico, poi, è emersa anche una questione di competenze, vale a dire non si sa bene se i lavori che dovrebbero essere fatti per la sicurezza dei cittadini siano di competenza del Comune o di altro ente pubblico.

Veniamo al fatto, anzi, no, ai fatti perché quanto andrò a descrivere (con tanto di documentazione fotografica) riguarda due situazioni esistenti a brevissima distanza l’una dall’altra. La zona è quella della curva di collegamento tra via Mazzangrugno e via Misa, teatro di alcuni incidenti stradali, uno dei quali con esito tragico. Chi esce dalla strada statale 76 e si dirige verso Jesi noterà certamente la mancanza di segnaletica stradale che indica la pericolosità della curva che immette in via Misa; dei quattro paletti che dovrebbero reggere i segnali stradali soltanto due sono utilizzati, gli altri o sono privi di cartellonistica giacente sulla scarpata e nascosti dalla vegetazione.

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Non solo. I cartelli rimasti sono in condizioni tali che ben difficilmente un automobilista di passaggio riesce a comprenderne il significato. E non è tutto, perché anche il guardrail che delimita la curva avrebbe urgente bisogno di essere rimesso in condizioni di poter assolvere alla sua funzione; così com’è oggi non serve a nulla.

Pochissimi metri più avanti altra situazione di pericolo. Ancora una volta sotto accusa è un guardrail, quello che, al termine della già descritta curva è stato collocato per evitare che qualche auto o moto di passaggio finisse in un fossetto laterale. Molti anni or sono, a seguito di un incidente stradale quel guardrail fu “sradicato” dal terreno. Da allora nessuno – Comune o Provincia – ha preso alcun provvedimento per mettere in sicurezza quel tratto di strada. Situazioni come quelle denunciate in questo articolo purtroppo non sono le uniche, tante, infatti, sono quelle che si possono vedere in molte zone della città, specialmente nelle periferie.

(s.b.)

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