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JESI DA POLIZIOTTO A SCRITTORE PER RACCONTARE LE INDAGINI IN PRIMA LINEA

Componente della “Sezione Catturandi”, ha partecipato agli arresti di pericolosi capi della mafia

 

JESI, 25 febbraio 2019  – Il Movimento “Le Agende Rosse” propone a giovani e adulti della Vallesina due interessanti incontri per conoscere meglio la mafia e il duro e pericoloso lavoro degli uomini delle forze dell’ordine per debellarla.

Il primo di questi è previsto per il prossimo 28 febbraio a Jesi, nei locali del Teatro Cucuje, in via Esino 13; l’altro si svolgerà il giorno successivo, 1° marzo, a Moie, nei locali della Biblioteca “La Fornace”. Entrambi gli appuntamenti sono fissati per le ore 21 ed in tutti e due i presenti potranno incontrare uno dei protagonisti della lotta alla mafia, “uno sbirro già componente della Sezione Catturandi della squadra mobile di Palermo”.

Come troppo spesso avviene questo tutore dell’ordine e della legalità è costretto ad usare lo pseudonimo IMD e a travisare il suo volto; tutto questo perché ha partecipato alle indagini ed agli arresti che hanno portato in galera importanti e pericolosi boss della malavita tra i quali: Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, Salvatore e Sandro Lo Piccolo, Vito Vitale e Gianni Nicchi.

IMD – leggiamo in un comunicato – porta la testimonianza del vero servitore dello Stato che, insieme ai colleghi della Sezione Catturandi, attraverso appostamenti, pedinamenti, controllo del territorio, intercettazioni ambientali e telefoniche, aveva il compito di raccogliere le prove per individuare i covi in cui pericolosi latitanti si nascondevano. Un lavoro minuzioso, certosino, paziente, che spesso, per arrivare al risultato, ha chiesto anni ed anni di indagini complesse e portato fatiche e non poche frustrazioni. Un lavoro serie e attento al quale non rendono giustizia le tante fiction sempre più spesso trasmesse in Tv, che molte volte tendono anche a presentare come eroi i protagonisti di alcune operazioni  antimafia ancora oggi avvolte nel mistero e sulle quali si attende da tempo che venga fatta chiarezza”.

La stessa chiarezza che richiedono i familiari del poliziotto Nino Agostino, della moglie Ida Castelluccio e del piccolo che la mamma portava in grembo. Una vicenda che si intreccia con le tante raccontate nel libro di IMD, “Gli strateghi del male”, che l’autore presenterà in occasione di queste sue visite in terra di Vallesina. Leggendo quelle pagine ci si accorgerà che la verità non è quella che emerge dalla fiction, ma quella vissuta dai protagonisti dei tragici eventi.

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