Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI Diego Pierelli: «Piste ciclabili scelta giusta e di civiltà»

Il vice presidente del Comitato “Jesi Gran Ciclismo” a favore delle realizzazioni in atto: «Guardiamo a Pesaro che ne ha per 100 km»

JESI, 25 maggio 2021 – Si fa un gran parlare in questi giorni in merito alla realizzazione delle piste ciclabili in città e sugli ipotetici nuovi percorsi in cantiere per le due ruote.

Il dibattito, insomma, è aperto.

A tal proposito abbiamo ascoltato il parere di Diego Pierelli vice presidente del Comitato Jesi Gran Ciclismo – presidente Marco Scarponi, presidente onorario Roberto Mancini, segretario Eddo Romagnoli – molto attento a tale problematica.

Diego Pierelli con Eddo Romagnoli

Qual è la posizione del Comitato in fatto di piste ciclabili?

«Il Comitato è assolutamente favorevole alla progettazione delle piste ciclabili che in questi giorni si stanno realizzando in città. Di queste piste ciclabili, non di quelle che erano state realizzate alcuni anni fa disegnando a terra una semplice bicicletta. Queste sono vere piste nel senso che è stata fatta l’asfaltatura ed esiste una buona segnaletica sia orizzontale che verticale e verniciate con un colore adatto e ben distinguibile».

I luoghi dove sono state realizzate favoriscono il tracciato?

«Sicuramente dove esiste la carreggiata abbastanza ampia è più facile tracciare la pista mentre in altri quartieri della città sono più sacrificate ma spero che si faccia di tutto per realizzarle ovunque e in tutti i quartieri della città».

Jesi si adegua alla “moda” attuale?

«Tutte le città, in Italia e in Europa, stanno cambiando la viabilità, città grandi e città piccole. Anche Jesi è giusto che si adegui non alla moda ma a una necessità. L’esempio pratico viene da vicino. Pesaro ha iniziato a realizzare piste ciclabili alcuni anni fa. Ora conta 100 km di piste ciclabili: semplicemente questi esempi vanno imitati. Anche là avevano iniziato con tratti di strada, 1 o 2 km alla volta, e sono arrivati alla conclusione con grande soddisfazione generale».

Di pari passo con le piste ciclabili un diverso utilizzo delle Ztl?

«Le Ztl vanno sempre di più ampliate eda disposizione dei pedoni e delle biciclette. Noi abbiamo l’esempio di via Mura Orientali e via XX Settembre dove forse un pensierino andrebbe fatto per chiuderle al traffico e rendere così il centro storico sempre più zona pedonale».

In queste ultime ore si parla di una pista ciclabile lungo Viale della Vittoria, qual è l’opinione del Comitato in tal senso?

«Per il Viale della Vittoria, dove sembra si realizzerà da un lato, quello sinistro a scendere, il Comitato è totalmente d’accordo a quella che sembra più di un’ipotesi. Basta con il fatto che si debba arrivare con la macchina dentro al negozio. Facciamo un piccolo ritorno indietro negli anni: quelli ’60 e ’70. Allora Corso Matteotti, via degli Orefici, Piazza del Duomo erano trafficate, aperte al via vai delle auto. Pensiamo che in quegli anni, quando l’allora Amministrazione comunale decise di chiuderle al traffico, le polemiche ci saranno sicuramente state tra i pro e i contro e l’intervento magari dei negozianti che non erano proprio d’accordo. Immaginiamoci oggi se ancora in quelle vie e in quelle piazze ci fosse traffico, una cosa improponibile. Dunque, oggi dobbiamo immaginarci Viale della Vittoria fra una decina d’anni, con la pista ciclabile realizzata sarebbe molto più vivibile».

Diego Pierelli con Eddy Merckx

I parcheggi?

«Non penso sia il problema. Avremo l’opportunità di usufruire dell’area del vecchio ospedale demolito . Poi si dovrà sfruttare di più l’attuale parcheggio Mercantini e trovare soluzioni condivise con i proprietari dei parcheggi privati come quello Mariani o il Parking. Mi sembra che, se si vuole, il numero di posti auto sarebbe più che sufficiente e al tempo stesso avremo il Viale più vivibile».

Jesi non è città pianeggiante, però, e alcuni dicono che l’uso della bici non è facile per tutti…

«Non è assolutamente vero perché oggi la tecnologia ci viene incontro considerato che il mercato delle bici è improntato prevalentemente sull’elettrico, sulle bici elettriche e il monopattino».

Il Comitato dunque guarda al futuro?

«Il Comitato in un mondo che va avanti guarda la realtà. Jesi per vivere meglio deve crescere e per farlo si deve allineare alle città italiane ed europee. Durante il lockdown con una città con poche auto in circolazione penso che tutti concordino che abbiamo vissuto meglio».

Comitato “Jesi Gran Ciclismo” alla presentazione della tappa Matelica – Jesi della Tirreno Adriatico nel marzo 2019

Fra un anno questa Amministrazione esaurirà il proprio mandato, e per il futuro?

«La nuova Amministrazione dovrà proseguire su questa linea. Jesi dovrà diventare una città con tanti chilometri di piste e nel programma di mandato di quelli che si candideranno ad amministrarla questo aspetto dovranno renderlo molto chiaro e in testa ai progetti da completare».

Evasio Santoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News