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Cronaca

JESI Dipendenti comunali, in dieci anni calo di cento unità

Da 320 a 220: nei nuovi ingressi, 58 dal 2016, dominano quote rosa e laureati, per ogni tre uscite vi sono state due sole entrate nell’ultimo quinquennio

JESI, 7 maggio 2021 – Il personale del Comune di Jesi si è ridotto esattamente di cento unità nell’ultimo decennio (da 320 a 220), malgrado il recente sblocco delle assunzioni che ha portato, dal 2016 ad oggi, all’ingresso di 58 nuovi dipendenti.

Relativamente a questi ultimi è dominante la quota rosa e, soprattutto, coloro che hanno preso servizio negli uffici sono quasi tutti laureati. È questo lo stato della forza lavoro in Municipio fotografato in vista delle 7 nuove assunzioni che si stanno perfezionando in queste settimane.

«Ogni ente locale è chiamato a far fronte alla progressiva riduzione del proprio personale – ha sottolineato il sindaco Massimo Bacci – e Jesi non fa certo eccezione. Ma va detto con orgoglio che in questi anni si è proceduto a una rigorosa selezione nelle assunzioni che ha permesso di inquadrare elevate professionalità, premiando, a ogni concorso, esclusivamente il merito e le competenze. Il patrimonio di risorse umane che lasceremo al termine del nostro mandato sarà un punto di forza per chiunque arriverà, perché è fuor di dubbio che il personale comunale rappresenta le fondamenta di qualsiasi azione di governo. Se a ciò aggiungiamo anche la forte digitalizzazione avviata nei vari servizi, che permette di dare risposte più veloci e puntuali al cittadino superando procedure burocratiche macchinose e cartacee, possiamo certamente dire di aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati di una più efficiente ed efficace organizzazione amministrativa».

A livello statistico, nell’ultimo quinquennio sono stati 88 i pensionamenti, a fronte di 58 assunzioni (31 delle quali nel 2020 e 2021), con un tasso di copertura del turn over di circa il 66%. In pratica per ogni tre uscite vi sono stati due soli nuovi ingressi.

Al netto dei 12 operai, come sottolineato, le nuove assunzioni hanno privilegiato sia la componente femminile (più che doppia, pari a 32 donne rispetto ai 14 uomini) sia la preparazione negli studi con oltre l’80% in possesso di un diploma di laurea.

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