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Cronaca

Jesi “Divergenze parallele”: il Liceo Mannucci ricorda gli anni di piombo

Presente alla proiezione Giovanni Ricci, figlio di Domenico, l’agente di scorta di Staffolo assassinato dalle Brigate Rosse durante il rapimento di Aldo Moro: «Trasformiamo i ricordi in memoria condivisa per le nuove generazioni»

di Elena Tisè

Jesi, 28 febbraio 2023 – Alla Multisala Giometti, l’incontro organizzato ieri dalle classi del Liceo Artistico Mannucci volto a ripercorrere quella stagione italiana passata alla storia con l’espressione anni di piombo

In programma la proiezione di Divergenze parallele, il docufilm destinato alle scuole, realizzato dagli studenti dell’Istituto Cine-Tv Rossellini di Roma in collaborazione con l’Associazione Domenico Ricci, nata in memoria dell’agente di scorta di Staffolo rimasto ucciso durante il rapimento di Aldo Moro, il 16 marzo 1978 da parte delle Brigate Rosse. 

Presenti alla proiezione e al successivo dibattito il vice sindaco di Jesi, Samuele Animali, il figlio di Domenico Ricci, Giovanni, l’ispettore scolastico dott. Gianni Russo, i docenti e il preside del Liceo Mannucci, ing. Luca Serafini. Presente anche il Sindaco di Staffolo, Sauro Ragni, Comune di nascita di Domenico e Giovanni Ricci, Comune insignito del riconoscimento di Capitale della memoria delle vittime del terrorismo

Giovanni Ricci e Luca Serafini

«È importante – ha sottolineato il vice sindaco Samuele Animali – rielaborare i ricordi di quegli anni, trasformandoli in memoria condivisa per le nuove generazioni, dal momento che si tratta di eventi che hanno segnato profondamente la nostra democrazia. In particolare, in quell’occasione, le istituzioni hanno saputo contrapporre la forza della legalità all’idea che si potesse realizzare il cambiamento mediante la violenza politica».

Il docufilm coglie in maniera efficace, schietta eppure fedele alle fonti storiche, i tratti caratterizzanti della stagione del terrorismo rosso e nero. Ai filmati originali dell’epoca si alternano le interviste ai testimoni del decennio dello stragismo: da Rosy Bindi a Giovanni Ricci, da Walter Veltroni a Tano d’Amico. Le testimonianze dei familiari delle vittime si uniscono a quelle di artisti, politici, esponenti di movimenti culturali, per ricostruire, come tasselli di un mosaico, un capitolo di storia italiana tra i più complessi da analizzare. 

Gli studenti dell’Istituto Cine-Tv Rossellini di Roma

«Vorrei ringraziare – ha detto Giovani Ricci nel corso del dibattito – gli studenti dell’Istituto Rossellini per aver avuto il coraggio di scegliere un periodo storico così controverso e per essere riusciti a raccontarlo, in maniera semplice ma incisiva, realizzando un documento fatto da ragazzi, che parla ai ragazzi».  

Il Sindaco di Staffolo, Sauro Ragni

Ha concluso l’incontro l’intervento del sindaco Sauro Ragni, che ha ricordato gli anni di piombo attraverso la lente dell’entroterra marchigiano, le origini umili di un esempio di virtù come Domenico Ricci e la scelta del Comune di Staffolo, nel 2019, di erigere un Muro della memoria in ricordo delle 381 vittime delle stragi.

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