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Cronaca

JESI Don Paolo Tomassetti nuovo sacerdote della diocesi jesina

L’ordinazione presbiterale nella chiesa di San Massimiliano Kolbe dove svolgerà il suo ministero, presenti anche i sindaci Tiziano Consoli e Luigi Cerioni

JESI, 29 agosto 2021 – Don Paolo Tomassetti è un nuovo sacerdote della diocesi di Jesi.

Il vescovo mons. Gerardo Rocconi lo ha ordinato presbitero ieri sera, 28 agosto, giorno in cui la chiesa ricorda sant’Agostino d’Ippona, e attorno a lui si è unita tutta la comunità diocesana: i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi, le parrocchie di Moie, Cupra Montana, Macine e Angeli di Rosora e la sua famiglia.

La celebrazione era stata prevista in Cattedrale, ma la concomitante organizzazione di un evento musicale in Piazza Federico II – che poi non c’è stato… – ne avrebbe reso difficile l’accesso, per cui il vescovo ha scelto la parrocchia di San Massimiliano Kolbe, dove don Paolo svolgerà il suo ministero subito dopo l’ordinazione.

La chiesa di San Massimiliano Kolbe, il salone parrocchiale e il sagrato hanno accolto le persone che hanno voluto prendere parte alla solenne liturgia, animata nel canto dal coro diocesano e all’organo da Nicola Ciarimboli.

E per la prima volta la parrocchia, eretta canonicamente nel 1985, ha accolto una celebrazione con il rito dell’ordinazione.

Dopo la presentazione del diacono da parte di don Giovanni Rossi, parroco di Cupra Montana, dove don Paolo ha esercitato il suo tirocinio negli ultimi due anni, il vescovo, nell’omelia, ha evidenziato alcuni aspetti della vita sacerdotale. A seguire don Paolo ha manifestato la volontà di assumere gli impegni del ministero sacerdotale e poi si è prostrato a terra, in segno di umiltà e di disponibilità, durante le invocazioni dei santi.

Il vescovo ha poi pronunciato la preghiera di ordinazione in cui ha rievocato l’istituzione del sacerdozio e ha invocato il dono dello Spirito perché conferisca a don Paolo la dignità del presbiterato.

Il rito è proseguito con la vestizione degli abiti sacerdotali, l’unzione crismale, la consegna del pane e del vino e l’abbraccio di pace con il vescovo.

Don Paolo ha poi concelebrato con i suoi confratelli sacerdoti e ha desiderato, alla fine della liturgia, ringraziare le persone che lo hanno accompagnato in questo cammino, a partire dalla sua famiglia, la comunità diocesana, il seminario regionale, le associazioni che ha incontrato.

Il sindaco di Maiolati Spontini Tiziano Consoli e il sindaco di Cupra Montana Luigi Cerioni hanno portato il saluto e l’augurio e offerto alcuni doni: il volume sui pontefici di origine marchigiana e alcuni libri su Gaspare Spontini da parte di Consoli e un’opera dell’artista jesino Carlo Cecchi dedicata alle colline marchigiane da parte di Cerioni.

Don Decio Cipolloni, tornato da Roma per prendere parte alla liturgia, ha portato il suo emozionato saluto e augurio a don Paolo, ricordando le origini comuni delle loro famiglie a Cingoli.

(Redazione)

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