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Cronaca

JESI ECCO IL REGALO DI BACCI SOTTO L’ALBERO: “SCONGIURATI GLI AUMENTI DI TASSE E TRIBUTI”

consiglio_comunale_jesiJESI, 18 dicembre 2015 –   Il  comune di Jesi ha approvato, nella seduta di fine anno del 15 dicembre scorso, il bilancio di previsione 2016, rispettando i termini di legge che delimitano la suddetta approvazione entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello al quale si fa riferimento.

C’è soddisfazione in seno non solo all’amministrazione comunale del timoniere Massimo Bacci ma anche tra le fila delle liste civiche che appoggiano l’attuale maggioranza. Nonostante i se e i ma configurati dall’opposizione che, tra l’altro, ha lamentato una scarsa partecipazione e conoscenza del documento finanziario sino a quando non è approdato in sede di approvazione. In questo senso, nella stessa seduta, si è provveduto ad approvare una risoluzione, presentata dal consigliere Punzo, che va in direzione di una «ulteriore azione di trasparenza e partecipazione» non soltanto dell’intera Amministrazione ma anche degli operatori e delle parti sociali alla predisposizione del bilancio «perché sia sempre più rispondente alle esigenze dei cittadini e del territorio».

Ed è proprio il Sindaco a esternare il suo pensiero in merito al bilancio, attraverso la sua pagina fb, rimarcando come «siamo tra i pochissimi comuni d’Italia ad avere approvato il Bilancio 2016, vale a dire lo strumento finanziario che indica entrate e spese del Comune, prima che inizi l’anno a cui si riferisce.

Può sembrare una notizia di poco conto, viceversa è la testimonianza di una gestione finanziaria seria e responsabile – che dovrebbe essere il prerequisito minimo per chi amministra risorse pubbliche – capace di mettere nelle condizioni gli Uffici di essere immediatamente operativi nella programmazione degli interventi da realizzare.

Ringrazio le liste civiche che mi sostengono per aver voluto condividere questo modo di intendere l’amministrazione pubblica tesa ad abbattere sprechi e sacche di privilegi, ripulire il bilancio da spese improduttive, dimezzare l’indebitamento ereditato ed effettuare una seria lotta all’evasione senza vessazioni.

Azioni, queste, che hanno permesso di scongiurare quegli aumenti di tasse e tributi locali che sarebbero stati inevitabili sia a  causa dei continui tagli dei trasferimenti statali, sia per debiti fuori bilancio di ben due milioni di euro che ci siamo trovati sul groppone per sentenze definitive su espropri che si trascinavano da decenni senza che mai, in passato, fossero stati effettuati prudenziali accantonamenti.

Tutto questo ci permette oggi di poter avere risorse a disposizione per continuare a garantire prestazioni sociali di livello sia in qualità che in quantità per anziani, minori, diversamente abili, di programmare interventi su opere pubbliche che abbiano nelle manutenzioni di scuole, impianti sportivi, strade e arredo urbano, una voce di spesa importante, di attivare iniziative economiche, sociali, culturali ed aggregative per qualificare e valorizzare sempre più la nostra città.

Mantenendo sempre fermo l’obiettivo che ci siamo dati all’inizio di questa nostra scelta  di impegno civico: lasciare Jesi migliore di come l’abbiamo trovata».

Anche la lista JesiAmo, plaudendo a questo obiettivo raggiunto, rimarca come questa sia ormai «una buona pratica, attuata per la seconda volta, che si va consolidando e che permette di non far ricorso, come avviene di solito per la maggior parte dei Comuni, all’esercizio provvisorio che limita le possibilità di spesa.

È stato approvato un bilancio che tiene conto dei nuovi principi di armonizzazione introdotti con le recenti norme, degli equilibri fondamentali economico-finanziari e che risponde agli obiettivi che l’Amministrazione si è data con il programma di mandato. Un bilancio forte che è dalla parte delle imprese e dei più deboli, con la previsione di stanziamenti per la no tax zone e l’implementazione della banda larga. Invariate le risorse destinate ai servizi sociali, sia in termini di spesa corrente che di investimento per la realizzazione di infrastrutture come il completamento del centro per l’autismo “Azzaruolo” e la realizzazione del centro per l’Alzheimer».

Non poteva mancare la stoccata alla parte avversa, la minoranza che «di fronte a questo comportamento virtuoso, si astiene dal portare contributi, senza presentare alcun emendamento, come se la questione non la riguardasse».

(p.n.)

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