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Cronaca

JESI Edilizia scolastica, il Pd: «Niente deroghe per le esigenze delle scuole»

«Questa Amministrazione quando è in  difficoltà se la prende con le Giunte precedenti»

JESI, 16 giugno 2020 – «Interi plessi scolastici della città che non sanno ancora dove andare a pochi mesi dall’apertura dell’anno scolastico»: il Partito Democratico punta il dito sull’edilizia scolastica alla luce della diatriba  sulla scuola Martiri della Libertà che ha visto un acceso confronto tra forze politiche, l’intervento dei genitori e quello degli insegnanti.

Emanuela Marguccio

Alla luce del protrarsi dei lavori, che dovevano concludersi nel 2018, «l’Amministrazione aveva tempo per garantire al plesso spazi adeguati alle concrete esigenze didatticoorganizzative, compresa quella di avere a disposizione un edificio ubicato nel bacino di utenza della scuola in ristrutturazione. La decisione unilaterale e tardiva che vuole trasferire a Palazzo Carotti e al Mestica alunni e problemi, se resterà l’unica soluzione, creerà certi ed evidenti disagi, aggravati dall’attuale situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo».

Con un’interpellanza della consigliera Manuela Marguccio si chiederà conto della destinazione della scuola Martiri ma anche della programmazione delle attività a settembre.

Proprio alla ripresa dell’attività scolastica sono rivolte le preoccupazioni del Pd jesino: «L’incertezza non è causata dal Covid19, ma dal fatto che da anni ci sono cantieri aperti e non terminati che non hanno trovato una soluzione, salvo alcune idee dell’ultimo momento che hanno avuto l’effetto di scontentare tutti. Questa Amministrazione quando si trova in difficoltà se la prende con le giunte precedenti, dimenticandosi che queste hanno però pesantemente investito nell’edilizia scolastica o in alternativa giudica imbarazzante qualunque proposta venga dall’opposizione».

Relativamente alle dichiarazioni dell’assessora Campanelli «abbiamo l’obbligo di ricordare che gli interventi programmati sono anche e soprattutto l’effetto di una politica scolastica nazionale che ha fortemente investito sull’edilizia scolastica e sui poli per l’infanzia, dopo anni in cui la destra, con cui Bacci si appresta a candidarsi, ha solo operato tagli di cui ancora paghiamo le conseguenze. Come mai, se viene sbandierano che l’edilizia scolastica è al centro della politica della maggioranza, poi siamo costretti ad intervenire per frenare i lavori programmati per la ristrutturazione di Corso Matteotti, mentre per gli alunni di una scuola primaria si tira fuori dal cilindro, all’ultimo momento, un’unica mediocre soluzione che non piace a nessuno?».

(e.d.)

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