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JESI “EFFETTO MOZART”, AL CIRCOLO CITTADINO UN POMERIGGIO COINVOLGENTE

Sala del Lampadario affollata per la conferenza – concerto organizzata dallo “Studio Musicale Crescendo” del maestro pianista Marta Tacconi

JESI, 11 maggio 2019 –  Non è stata solo una conferenza – concerto, intitolata “Effetto Mozart, psicologia e musica come benessere, cura e sostegno”, quella organizzata e curata dallo Studio musicale Crescendo al Circolo Cittadino.

Ne è nato un bel  pomeriggio, coinvolgente, intelligentemente… concertato dal maestro pianista Marta Tacconi, i suoi allievi, i suoi “ospiti interlocutori”, il soprano Federica Livi, tutti insieme appassionatamente. Erano anni che la Sala del Lampadario non si vedeva così affollata di gente, giovani e non giovani, ad ascoltare musicisti in erba accanto a professionisti e interpreti tutti a dissertare su Mozart.

h g Tacconi - Livi f (1) c Gennari e d Professoressa Anna Maria Ferrone b Tangherlini a
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Tutti i protagonisti della serata

Massimo Tangherlini, psicologo e terapeuta, Anna Maria Ferrone, docente di psicologia e pedagogia musicale al conservatorio di Pesaro e Alessandro Gennari, psicologo clinico, hanno parlato dell’effetto della musica in genere sul fruitore, sottolineando che il suo valore terapeutico è ritenuto necessario per il trattamento della malattia, come l’aria, l’acqua e il cibo.

Nella parte “didattica”, i tre interlocutori hanno sottolineato, inoltre, che «i risultati terapeutici ottenuti grazie all’Effetto Mozart sono molteplici: rallentamento ed equalizzazione delle onde  cerebrali, azione  sulla  respirazione, sul battito  cardiaco e sulla  pressione sanguigna, riduzione   della   tensione   muscolare e miglioramento della coordinazione motoria, azione sulla temperatura corporea, aumento dei livelli di endorfine, regolazione degli ormoni collegati allo stress, potenziamento della funzione immunitaria, cambiamento della percezione dello spazio e del   tempo, rafforzamento della memoria e dell’apprendimento, aumento della produttività, stimolazione della digestione, aumento della resistenza fisica e della ricettività inconscia ai  simboli, creazione di senso di sicurezza e benessere».

Tutte cose che non ci siamo inventati. Si sono esibiti, per la gioia di nonni, madri padri ed eredi, i piccoli Tommaso Banci, Alice Rocchetti, Bianca Branchesi, Margherita Massei,  Alessandro Malatesta, Giorgia Branchesi, Anna Ferretti, Rachele Cerasa e la già preparatissima Vanessa Giulioni, tutti allievi del maestro Tacconi, con arie ovviamente di Mozart.

La parte conclusiva, che vedeva al piano Marta ad accompagnare Federica Livi, è stata seguita in religioso silenzio, con tre arie mozartiane, tratte da “Nozze di Figaro”, “Il ratto del serraglio” e “Don Giovanni”, che hanno preso definitivamente il pubblico in sala. Un’ottima intuizione, quella della Tacconi, sicuramente da riprendere, con un applauso particolare ai piccoli pianisti, quasi tutti ai primi… passi, in ogni senso.

Giovanni Filosa

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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