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Cronaca

JESI ELISA VESTITA D’ARGENTO: “SONO MATURA E SONO UNA DONNA INNAMORATA, É QUELLO CHE PORTO CON ME DA QUESTA OLIMPIADE” (FOTOGALLERY)

lisJESI, 12 agosto 2016 Meravigliosamente Elisa. Solare, bellissima, stanca per il viaggio, senza voce, abbigliamento sportivo. Ma con una voglia irrefrenabile di tornarsene a casa. Nella sua Jesi, tra i suoi affetti. Nel suo mondo.

“Sembrava che ci fosse un problema a Rio per i biglietti del ritorno. Quasi mi sono messa a piangere. Volevo tornare, volevo tornare…”.

Al palascherma di via Solazzi in tanti ad attenderla. Lei con l’argento arrivato dopo una finale di fioretto nella quale ci ha messo un cuore grande, anche se non è bastato per bissare il successo di 4 anni prima a Londra.

“Speravo di vincere ma bisogna saper vivere le vittorie come le sconfitte. Senza mai mollare”. La filosofia di una scuola unica al mondo, quella del Club Scherma Jesi, che lei incarna come chi l’ha preceduta – e la stessa Di Francisca lo ha ricordato – da Giovanna Trillini a Valentina Vezzali a Stefano Cerioni.

E’ arrivata quasi di corsa davanti all’entrata, accompagnata dalla medaglia che ha subito mostrato sorridendo a quanti l’attendevano. L’applauso, per lei, è stato spontaneo.

A fare gli onori di casa il presidente Alberto Proietti Mosca, che non si teneva più, il vice sindaco, Luca Butini, per il Coni provinciale e regionale Fabio Luna e Gennaro Peschini. E Andrea Carloni, presidente dei giornalisti sportivi marchigiani.e2

Tutti gli occhi su di lei, comunque, tra complimenti, ringraziamenti e mazzi di fiori.

All’aeroporto di Roma era arrivata in mattinata, alle 7, poi un’intervista, un salto a casa del fidanzato, Ivan Villa e rotta verso Jesi.

Nella stanza degli ori, carica di memorie e di successi, l’incontro ufficiale.

“Adesso mi riposo, festeggio. Sto con la famiglia e gli amici. Il dopo lo lascio al… dopo. Farò quello che mi verrà spontaneo fare. Certo il matrimonio, i figli, sono il sogno di ogni donna. Sarà quello che Dio vorrà”.

Quell’ultimo assalto adesso è un ricordo da tenere, comunque, tra le cose care. Come la premiazione, la bandiera europea sventolata sul podio che ha suscitato unanimi consensi.

“Ero pronta per questa Olimpiade, tutto a posto anche se prima della gara la tensione c’era. Due giorni prima non trovavo pace, ho cercato di sfogarmi con tutti quelli che avevo a portata di mano. Annalisa Coltorti mi ha allenata al meglio, con Giovanna Trillini il rapporto è di grande amicizia. Non è stato facile lasciare il maestro Cerioni e trovarselo, poi, di fronte da avversario ma rispetto la sua scelta di andare in Russia. Innegabile, comunque, che ci siano stati momenti non facili. Però sono riuscita a superare l’infortunio alla caviglia e aspetti psicologici che mi portavo dietro. Ho combattuto, c’era da combattere…”.

Uno sguardo alla famiglia, alla mamma Ombretta, al fratello Michele e alla sorella Martina, alla nipotina Zoe che ha voluto offrirle un bel mazzo di fiori. Al padre Giacomo che festeggia i 70 anni ed era emozionatissimo. Tanto che Elisa lo ha invitato anche a ballare. Al fidanzato Ivan.

“Sono grande, matura e sono donna. Innamorata. E’ quello che porto con me da questa Olimpiade”.

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