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Cronaca

Jesi Elvio Giaccaglini, il cordoglio della città

Sono in tanti a stringersi intorno alla famiglia nel condividere la perdita di un uomo generoso e leale, amico e professionista stimato: «Se n’è andato un pezzo del nostro cuore e della storia autentica di Jesi»

di Redazione

Jesi, 17 marzo 2023Continuano i messaggi di cordoglio all’indomani della scomparsa del dottor Elvio Giaccaglini, che si è spento ieri in ospedale all’età di 78 anni. Testimonianze che attestano il vuoto lasciato da un uomo che ha fatto molto per la città di Jesi – era nato a Castelbellino – amico di tanti, generoso e leale nel confronto politico, medico stimato e sempre pronto a spendersi in azioni umanitarie.

Il dottor Elvio Giaccaglini, nato a Castelbellino, era stato direttore dell’Uo di Neurologua dell‘ospedale cittadino dal novembre1995 sino alla pensione.

Nell’ottobre del 2002 era stato nominato direttore del Dipartimento di medicina e specialità mediche, incarico ricoperto sino al 2011, alla cessazione del rapporto di lavoro. Dal 2012 svolgeva attività di consulenza neurologica presso l’Istituto di riabilitazione Santo Stefano. Era anche socio fondatore dell‘AicuAssociazione italiana Carlo Urbani.

L‘ultimo saluto si celebrerà domani, sabato 18 marzo alle 15.30, nella chiesa di San Francesco d’Assisi.

«Abbiamo avuto tante occasioni di confronto – scrive il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – mai banale, a volte acceso ma sempre leale. Mancherai alla nostra città come uomo, come medico, come persona consapevole di quanto la politica sia soprattutto uno spazio di libertà e di pensiero. Un abbraccio Elvio, la terra ti sarà lieve».

E il vice sindaco Samuele Animali: «Molte discussioni, sempre di politica, sempre piacevoli. Una notizia triste per tutta la città. Un abbraccio alla famiglia».

«E poi ti arriva come un macigno la brutta notizia. Ciao Dottore, grazie per tutto, un abbraccio ovunque tu sia. Sentite condoglianze alla famiglia», scrive Sandro Brilli dell’Avis. Avis comunale di Jesi che «si stringe al dolore dei familiari per la scomparsa del dott. Elvio Giaccaglini, persona molto legata alla sua città alla quale ha donato un grande impegno sociale».

Mentre Augusto Melappioni si affida a un «ciao Elvio!!».

«Eravamo distanti su tutto – rammenta Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona – . Non condividevo le sue idee e ci siamo scontrati spesso. Ma l’uomo, il suo senso civico, la sua onestà intellettuale non si discutono. Ciao bolscevico! Rip».

E un altro Onafifetto, Giovanni Filosa, lo ricorda «da vecchio amico che ha avuto la fortuna di conoscerti ai tempi del Liceo Classico. Che ti ha visto giocare a calcio e, con una leggera – ma neppure tanto – presa per i fondelli, insieme agli altri amici ti aveva soprannominato MengElvio, proprio così, perché il tuo nome richiamava quello del grande giocatore Mengàlvio, brasiliano, nazionale e del Santos, di cui avevi le movenze quando trattavi il pallone».

«Sinuoso, morbido, ottima visione di gioco e altrettanto controllo di palla. Da allora ci sei sempre stato ed è giusto ricordare e ringraziarti ancora per quello che pochi anni fa hai fatto per me, quando avevo bisogno della tua profonda professionalità, delle tue parole stringate, ma decise e rassicuranti, non soltanto di quel sorriso sornione che comunque ti mettevi addosso per stemperare le situazioni problematiche».

«Vedi, caro Elvio, tutti, nessuno escluso, ti ricordano con affetto immenso. Davi sicurezza e la tua sana ironia, anche quando parlavamo – in questi ultimi mesi in modo un po’ scoglionato, veramente – della nostra Juventus o anche del tuo ideale politico, ti ha reso ancor più vero e spontaneo agli occhi di tutti. Non hai mai avuto mezzi termini».

«La tua famiglia, che abbraccio ancor più forte, i tuoi viaggi, il tuo impegno profondo, assoluto, nel sociale, nel Lions, nell’Admo, resteranno sempre accanto a chi, come me e tanti altri, ha avuto modo di collaborare insieme alle iniziative che promuovevi. Con un cuore grande così».

«Ti ricordo sorridente, con Paolo Notari, mentre organizzavamo insieme La giornata della donazione, al Teatro Moriconi. Con tanti artisti e personalità. Anche gli Onafifetti risposero presenti. Tutti, sono sicuro, oggi sono vicini a te col pensiero e col cuore. Ciao MengElvio, se ne è andato un pezzo del nostro cuore e della storia autentica della nostra città».

L’assessora Paola Lenti ricorda di aver avuto modo di conoscerlo «più da vicino, oltre la notorietà in città, per la tua serietà e professionalità, con l’approccio all’esperienza politica, in campo sanitario e sociale, quanti bei confronti sempre costruttivi. Persona di grande disponibilità, umiltà e onestà intellettuale. Da ieri si avverte un sentimento di grande amarezza ma anche la consapevolezza che con quel tuo modo di porti, sempre ameno e cordiale, ovunque ora sei sarai al tuo posto. Un sentito abbraccio di cordoglio alla tua amata famiglia».

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