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Cronaca

JESI ENNESIMO INCIDENTE NEL SOTTOPASSO DI VIA MARCONI

JESI, 26 luglio 2018 – E da un post spuntato su fb ritorna l’annoso problema del sottopasso di via Marconi, protagonista di parecchi incidenti.

“Ennesimo incidente nel sottopasso di via Marconi, con furgone con carico troppo alto fuggito dopo l’ urto. Residenti intenti a togliere l’ostacolo dalla carreggiata….. SIGNOR SINDACO SARÀ ORA CHE INTERVENGA A LIMITARE VELOCITÀ ED ALTEZZA NELL’ AUTODROMO DEL SOTTOPASSO DI VIA MARCONI, OPPURE IL QUARTIERE PRATO CONTINUERÀ AD ESSERE CONSIDERATO DI SERIE B?”

Una denuncia importante, che non lascia indifferenti.
Tra i primi Massimiliano Lucaboni (Forza Italia ) che da anni pone al centro dell’attenzione la sicurezza stradale che dice: “Il sottopasso di via Marconi è uno dei problemi della nostra viabilità. Ricordo quello in zona Coppetella. Credo che fino a che a Jesi non si comincia a ragionare su un piano di ristrutturazione di viadotti, sottopassi strade e marciapiedi, interventi tampone servano a poco o nulla. Finita la buona stagione tornerà il freddo e con esso il buio arriverà prima. Eppure ancora strisce pedonali a risch0io (vedi via Setificio dove  marciapiedi e strade rimangono in uno stato di abbandono),  mancano strategie sulla quotidianità mentre sembrano interessare solo i voli pindarici di monumenti che poi lasciano non solo danni al commercio ma ferite al nostro patrimonio artistico.”

Anche Samuele Animali di Jesi in Comune commenta l’accaduto: ” Ho una raccolta di foto di furgoni e camper incastrati in quel sottopassaggio. E ogni volta a dire: basta un portale! Una delle tante cose inspiegabili che accadono in città. Se il precedente portale è stato danneggiato a causa di un sinistro, bene, sta lìapposta. E la spesa dev’essere rimborsata dall’assicurazione del veicolo che eventualmente dovesse danneggiarlo”.

Questa volta non è intervenuta la Polizia Locale ma solo i residenti che, testimonianze alla mano, hanno sentito solo il forte boato dovuto all’urto e, usciti di casa, hanno trovato solamente i bancali a terra che occupavano entrambi la carreggiata.

La soluzione la propongono gli stessi residenti.

Dissuasori di velocità, segnalazione efficace e ben visibile della limitata altezza del sottopasso, senso unico in uscita da Jesi perché il traffico in una strada stretta del centro storico come è via Marconi è veramente eccessivo e in alcune ore del giorno non si respira dal troppo smog.

Ora però ci sorge un dubbio, lecito.
Perchè il mezzo non si è fermato? Forse non poteva transitare per il ponte San Carlo e ha preferito perdere parte del carico piuttosto che essere sanzionato?

(c.ade.)

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