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Cronaca

Jesi Esame per vasculopatia, ma il Cup risponde “picche”: la rabbia di Liguori

Cup ospedale jesi

Grazie all’interessamento del TdM e dell’Asur si è trovata una soluzione ma il coordinatore incalza: «La Regione metta mano alle liste d’attesa»

Jesi, 29 luglio 2022Continue segnalazioni al Tribunale per i diritti del malato da parte di pazienti che si recano al Cup per prenotare esami ma non trovano posto né quest’anno e neppure il prossimo.

L’ultima è quella di una persona affetta da vasculopatia che deve eseguire un ecocolordoppler agli arti inferiori, con prescrizione a 60 giorni e al quale il «Cup ha risposto che questo esame non è prenotabile da nessuna parte – spiega Pasquale Liguori, coordinatore cittadino del Tribunale per i diritti del Malato -. Interessata la Direzione dell‘Asur si è trovata una soluzione. Inadempiente in fatto di liste di attesa questa Giunta regionale, come pure la precedente. La Regione Marche ha sempre volutamente ignorato la legge 124/98 che prevede che se la Asl non è in grado di rispettare i tempi massimi di attesa per visite e accertamenti, al paziente deve essere data la possibilità di eseguire l’esame in libera professione, pagando solo il ticket».

Pasquale Liguori

Ligouori prosegue: «Tale legge prevedeva però che entro tre mesi dalla ormai lontana entrata in vigore della stessa, la Regione avrebbe dovuto disciplinare i criteri e i tempi tra le richieste e l’erogazione delle prestazioni, cosa che non è mai avvenuta. Il cittadino perciò non può far valere l’applicazione della legge citata. Dopo il danno anche la beffa: la Regione Marche ha deliberato nel 2019 una disposizione (la 462 del 16 aprile 2019) con la quale ha fissato i tempi massimi di attesa per visite e accertamenti relativamente alle 69 prestazioni oggetto del monitoraggio nazionale, “inventandosi“ il famigerato Team di garanzia regionale che, nel caso di impossibilità di prenotazione nei tempi massimi previsti, si deve attivare in pochi giorni per ricercare la disponibilità della prestazione».

Il Tribunale ha avuto modo di verificare come «il Cup se ne guarda bene di citare l’esistenza del Team di garanzia e quindi di poter far valere il proprio diritto a ottenere la prestazione, con la conseguenza che il paziente si deve rivolgere al privato (come accaduto al paziente affetto da vasculopatia). E allora invitiamo caldamente il Presidente della Regione a voler mettere mano in maniera seria al problema liste di attesa, dando la possibilità di fruire di quanto disposto dalla legge 124/98 nel caso in cui il cittadino non riesca ad ottenere un appuntamento per una visita o un accertamento. Questa delle liste di attesa è una problematica che sta mettendo in grandi difficoltà i cittadini e in particolare quelli in condizioni economiche precarie».

(Redazione)

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