Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI ESPLOSIONE CALDAIA IN OSPEDALE, I SINDACATI: «GARANTIRE SICUREZZA DEI LAVORATORI»

via agraria

L’operaio ancora grave è in prognosi riservata all’ospedale regionale di Torrette

JESI, 27 marzo 2019 – Permangono molto gravi le condizioni dell’operaio 57enne, rimasto gravemente ferito in seguito all’esplosione della caldaia nella centrale termica degli ospedali Murri e Carlo Urbani di Jesi (leggi l’articolo).

G.C. è in prognosi riservata all’ospedale regionale di Torrette dove è stata trasportato in gravissime condizioni dopo l’accaduto. L’impianto, nella parte interessata dallo scoppio, è sotto sequestro per le indagini. L’esplosione non ha danneggiato la struttura, situata in via Agraria, e presto è stata ripristinata la caldaia di emergenza per consentire il riscaldamento dei locali e l’acqua calda.

Stamattina tecnici e maestranze erano lì a lavoro.

L’uomo, dipedente della Coopservice, ditta che si occupa della manutenzione, ha riportato diversi traumi: è stato travolto da un portellone che lo ha scaraventato ad almeno cinque metri, ma era cosicente quando sono arrivati i soccorsi.

L’impianto di via Agraria

Sull’accaduto sono intervenuti i sindacati Cgil, Cisl e Uil dell’Area Vasta 2 e confederali di Jesi: «Solidarietà e vicinanza all’operaio della ditta coinvolto nell’incidente avvenuto presso le caldaie dell’ospedale di Jesi. Occorre ancora una volta rimarcare l’importanza di garantire sempre  la massima sicurezza dei  lavoratori che non può essere oggetto di attenzione solo nei tristi casi di incidenti rilevanti e che invece va costantemente presidiata. In questo senso è necessario garantire sempre le opportune agibilità ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza  (RLS) favorendone in ogni modo l’attività. Siamo certi che le indagini avviate permetteranno di accertare tutte le responsabilità del caso».

(e.d.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News