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Cronaca

JESI ESPLOSIONE: SI INDAGA SULLE CAUSE, ANCORA GRAVE L’OPERAIO

Dopo l’incidente sul lavoro all’impianto termico dell’ospedale indagini affidate a Polizia Locale, Vigili del Fuoco e ai tecnici dell’Asur: operaio in rianimazione a Torrette

JESI, 28 marzo 2019 –  A due giorni dall’incidente avvenuto nei locali dell’impianto termico dell’ospedale “Carlo Urbani” e del “Murri” in via dell’Agraria, si stanno cercando le cause che hanno determinato lo scoppio di una caldaia con la conseguenza di portare al grave ferimento dell’operaio che in quel momento stava lavorando alla manutenzione: per lui un trauma al torace con interessamento di un polmone, trauma cranio facciale e diverse fratture alle vertebre.

Le indagini sono affidate alla Polizia Locale, già operativa sul posto martedì scorso – giorno del boato avvenuto in tarda mattinata – con il comandante Cristian Lupidi, ai Vigili del Fuoco sia di Ancona che del distaccamento di Jesi, e ai tecnici della Spsal – Servizio prevenzione sicicurezza ambiente di lavoro – dell’Asur. La caldaia e il pesante coperchio che la richiudeva, come noto, erano stati già posti sotto sequestro dal magistrato di turno martedì 26 scorso, subito dopo la deflagrazione.

Giuliano Ciabuschi, 57 anni, residente a Ponte Magno di  Cupra Montana, è stato investito e scaraventato a cinque metri di distanza e tuttora versa in gravi condizioni nel reparto di rianimazione del regionale di Torrette, dove era stato elitrasportato con il supporto di Icaro 01 intervenuto per imbarcarlo a bordo dopo un primo intervento effettuato sul posto dai sanitari del 118 con automedica e ambulanza della Croce Verde.

L’operaio è dipendente di una ditta esterna, la Coopservice di Reggio Emilia, che si occupa dei lavori di manutenzione degli impianti termici dell’Asur.

(p.n.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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