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Cronaca

JESI F9lab del Galilei torna con “La linea del colore”

Confermato anche quest’anno il Festival che cura l’aggiornamento per docenti e studenti su tematiche legate alla contemporaneità: tutti gli eventi on line

JESI, 28 febbraio 2021 – All’IisGalileo GalileiF9lab: confermato anche nell’anno scolastico in corso l’aggiornamento per docenti e studenti su tematiche legate alla contemporaneità, con il programma “Frammenti dal Novecento”.

Il Galilei con la collaborazione della Casa editrice Loescher e dell’Università degli studi di Macerata, in collegamento con il progetto Chromaesis della Pinacoteca del Comune di Jesi, presenta il programma di aggiornamento per studenti e docenti “Frammenti dal Novecento” dedicato, nella sua IX edizione, alla “Linea del colore”. Tutti gli eventi si svolgono on line.

Il progetto, nato nove anni fa come aggiornamento per insegnanti di scuola secondaria, nell’edizione 2018-2019 si è arricchito di una sezione “Lab, svolta in versione Festival, in modo tale da accogliere i contributi di altri settori culturali (come l’arte grafica, l’arte drammatica) e di varie agenzie socio-culturali del territorio (Pinacoteca civica, Atgtp, Rassegna “Malati di niente”) al fine di integrare i linguaggi attraverso cui la scuola intende rivolgersi agli addetti ai lavori, agli studenti, al territorio stesso. “F9Lab” è stato dedicato alla questione di genere, posta in termini di valorizzazione del contributo che le donne offrono da sempre alla promozione della cultura.

L’edizione 2020-2021, tuttavia, muove da esigenze che hanno un carattere più emergenziale, legato alla cronaca di eventi fortemente discriminanti sulla base del genere e sulla base del colore della pelle. Per questo motivo il titolo scelto per questa edizione di F9Lab è “La linea del colore“, nel doppio significato che l’espressione assume nell’omonimo romanzo di Igiaba Scego, pubblicato da Bompiani nel 2020: La linea del colore è, come già nelle intenzioni di W.e.b Du Bois, esplicitamente citato nel titolo, il muro che divide, sulla base del colore della pelle; ma è anche il luogo, quello dell’arte, in cui una donna, imprigionata nella fissità di un sistema sociale patriarcale, trova un suo modo di resistere attraverso l’arte.

Dalle sollecitazioni del titolo si sono svolti i quattro appuntamenti rivolti agli studenti dell’Istituto e
dedicati alla letteratura della “frontiera del sud” (a cura dei professori Bruscagli e Tellini, docenti emeriti dell’Università di Firenze e autori della Casa editrice Loescher), al dibattito sul significato dell’osservanza della legge (professore Samuele Animali), alle nuove fragilità connesse all’emergenza del Covid-19 (Sara Caucci, Università politecnica delle Marche), alla letteratura di genere (professoressa Maria Cristina Casoni).

E’, inoltre, attivo un percorso laboratoriale di alcune classi dell’istituto, in collaborazione con la Pinacoteca Civica in seno a Chromaesis, un progetto culturale ideato dal servizio “Polo culturale del Comune di Jesinell’ambito del tema internazionale musei e paesaggi culturali. Il laboratorio sta
conducendo una riflessione sull’integrazione sociale e sulle differenze di genere attraverso
lo studio di opere d’arte
, attraverso i secoli. I prossimi due appuntamenti, in collaborazione con l’università di Macerata, saranno rivolti ai docenti di scuola secondaria con approfondimenti sul tema del colonialismo italiano nel Corno d’Africa e sulla letteratura delle donne.

Miti, memorie ed eredità coloniali: l’Italia in Africa” è il titolo del prossimo seminario di
aggiornamento, a cura del professore Ouldelul Chelati Dirar, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa
presso l’Università degli studi di Macerata, che si svolgerà il prossimo 12 marzo alle ore 15.30 on line,
in ottemperanza alle disposizioni in merito al contenimento del Covid-sars 19.

Seguirà, il prossimo 23 aprile, l’appuntamento con la professoressa Sara Lorenzetti, docente di letteratura italiana presso l’Università di Macerata, con un intervento sulle “Prospettive di letteratura femminile: una questione aperta”.

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