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Cronaca

Jesi Falchi dell’Imperatore: Ginevra depone quattro uova

Il veterinario Gianluca Tiroli che li segue da anni: «Il sito costruito dall’uomo piace molto a questi esemplari che lo scelgono come nido confortevole e sicuro»




Jesi – I falchi pellegrini di Piazza Federico II, conosciuti come i Falchi dell’Imperatore Ginevra e Federico, con una puntualità biologica incredibile tornano a stupire.

Deposte, infatti, quattro uova che, se tutto andrà bene, tra circa un mese porteranno alla nascita di altrettanti giovani falchetti.




«La peculiarità di questo evento – spiega Gianluca Tiroli, il veterinario che dalla nuova telecamera posta sul nido osserva con scrupolosità i falchi, e lo fa da anni – non è tanto che questi volatili nidifichino sulla torre ma il fatto che il nido sia stato creato dall’uomo, che ha accolto in città questi animali, e loro ormai da svariati anni tornano puntualmente a nidificare in questo posto che ha visto involare diversi giovani falchetti».

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Quindi l’intervento dell’uomo è stato assolutamente ben accolto da Federico e Costanza, prima, e ora dalla giovane femmina Ginevra. Anche lo scorso anno le uova deposte erano state 4 pur se poi solo due giovani riuscirono a involarsi.


La nidificazione ormai antropizzata avviene perché in città c’è una grande quantità di cibo, perlopiù piccioni, acqua in abbondanza e tranquillità, che invece in aperta natura talvolta scarseggia.

«Dal 10 marzo in poi, Ginevra – racconta il veterinario – ha deposto le 4 uova con un intervallo di un paio di giorni fra l’uno e l’altro e speriamo di poter osservare la cova e la nascita dei pulli, quindi il progetto sta prendendo veramente una importante direzione verso la continuità».

«Questo indica che il sito da noi costruito sulla torre ai falchi piace moltissimo perché comunque è un sito sicuro un habitat confortevole. Sottolineo il fatto che non siamo stati noi a scoprire il nido ma sono stati gli stessi falchi ad accomodarsi su quello che è un nido artificiale, se vogliamo, e ricordo sempre che negli anni Sessanta il falco pellegrino era a rischio di estinzione a causa di vari fattori, fra cui l’utilizzo di pesticidi che indebolivano il guscio delle uova le quali si rompevano e impedivano al volatile di prolificare».

Lo scorso gennaio sul campanile del Complesso di San Floriano è stata installata una nuova telecamera di ultima generazione per riprendere h24 la nidificazione dei falchi, in collaborazione tra Comune di Jesi e Wwf.

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Installazione seguita da Michel Giaccaglia, fotografo documentarista, e Gianluca Tiroli, che erano saliti sulla sommità del campanile. Da quel momento l’osservazione degli spostamenti e delle attività dei due esemplari è molto più dettagliata e restituisce immagini più precise. A breve sarà implementato sul sito del Comune il link per accedere alla diretta streaming attraverso la quale si potrà seguire la cova di Ginevra e la nascita dei pulli.

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