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Cronaca

JESI FANTASTICO ALAIN, SESTO AI MONDIALI DI DOPPIO IRONMAN

JESI, 7 luglio 2015 – È ancora Alain Sanchioni il portabandiera dell’Italia in una delle discipline più impegnative, per la resistenza fisica e mentale, del
Sanchioni - Mondiale 2015panorama sportivo mondiale, il cosiddetto Doppio Ironman. L’atleta jesino è stato il primo italiano, nonché sesto della classifica assoluta, al Mondiale di Doppio Ultra Triathlon tenutosi a Velence, in Ungheria, lo scorso fine settimana. Sanchioni ha coperto il percorso di gara (nell’ordine 7,6 km a nuoto, 360 km in bicicletta e 84,4 km di corsa) in 26 ore, 22 minuti e 26 secondi. Un tempo che gli è valso, appunto, la sesta posizione nella classifica mondiale.
Particolarmente performante la prestazione dell’atleta jesino nel tratto a nuoto, dove ha fatto segnare il terzo miglior tempo con 2 ore, 33 minuti e 48 secondi. Da notare come l’Ultra Triathlon Double Iron World Championship di quest’anno sia stato particolarmente duro, anche rispetto alle altissime prestazioni sempre richieste in questo tipo di gare, a causa dell’ondata di caldo che ha interessato anche l’Ungheria e di un dislivello positivo di 3.200 metri nel percorso in bicicletta. Per l’atleta jesino, la moglie e gli amici che lo hanno seguito in loco e da casa, ancora una grande soddisfazione: per la sesta piazza assoluta, il titolo di primo italiano all’arrivo che Sanchioni conserva ormai dal 2010 e la capacità di sfoderare una prestazione psicofisica che può nascere solo da una grande disciplina e perseveranza.

Sanchioni - Mondiale 2015 arrivoCosì è stata subito festa quando, come da tradizione, Sanchioni ha raccolto il tricolore ed ha effettuato l’ultimo giro di corsa al contrario per salutare e incitare gli atleti ancora in gara. Classe 1967, titolare della Sport Action di Jesi, Sanchioni è molto conosciuto in città, anche per la preparazione non comune che richiede il suo sport. “Nelle gare di resistenza il 50% di ciò che fa la differenza è costituito da psicologia e forza mentale – ha avuto modo di spiegare -. Dipende dalla capacità di controllo e di oltrepassare i momenti di decadimento fisiologico che si hanno durante la gara, soprattutto nella parte terminale di distanze così lunghe. Una capacità che si acquisisce solo con la costanza e l’impegno in allenamento. Per questo a chi mi chiede quale sia il momento più duro spiego che il momento più importante è durante l’anno: è lì che occorre mettere in campo il carattere e la forza interiore che ti fa allenare costantemente con sacrificio e performance sempre migliori”.
(Andrea Brunori)

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