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Cronaca

JESI FEDERICHINO: PREMI CONSEGNATI TRA I SORRISI DI ELISA DI FRANCISCA, L’ELEGANZA DI MAURIZIO COLTORTI E LA VERVE DI PIPPO FRANCO

La premiazione di Elisa Di Francisca (foto Ballarini)

La premiazione di Elisa Di Francisca (foto Ballarini)

nardella

di Pino Nardella

 


JESI, 16 ottobre 2016 – Cerimonia suggestiva la consegna del Premio Internazionale Federichino 2016 all’hotel Federico II nella serata di ieri, sabato 15 ottobre, organizzato dalla Fondazione Federico II Hohenstaufen di Jesi.

A condurre l’evento l’attrice jesina Lucia Bendia – in sostituzione, dopo anni, di Rosanna Vaudetti – che ha chiamato a uno a uno sul palco i premiati di questa edizione, la quindicesima, la quale ancora una volta ha voluto essere un tributo verso uomini e donne che “nello spirito dell’alto messaggio culturale e sociale di Federico II onorano il nostro Paese – e la nostra terra marchigiana – anche attraverso la figura dell’imperatore jesino”.

Maurizio Coltorti per Dolce&Gabbana

Maurizio Coltorti per Dolce&Gabbana

Le otto statuine di bronzo dorato, dunque, sono state consegnate – in ordine alfabetico – nelle mani di Lorenzo Bavaj, pianista, per la musica; a Pina Belli D’Elia, storica dell’arte, per la cultura medievistica e federiciana, candidato della Fondazione di Göeppingen; ad Antonino Buttitta, demoantropologo, candidato della Fondazione di Palermo, per la ricerca e l’approfondimento delle radici storiche e folkloriche della Sicilia, premio ritirato dal figlio Ignazio; all’azienda Cantori, presente Fiorella Cantori  – letti e componenti di arredo – per la diffusione dell’immagine imprenditoriale delle Marche nel mondo; all’azienda Clementoni – giochi da tavolo, didattica per l’infanzia – presente Giovanni Clementoni; a Elisa Di Francisca, schermitrice, per lo sport; alla casa di moda Dolce&Gabbana, per la diffusione dell’immagine dei re normanno-svevi, presente Maurizio Coltorti, esclusivista per la nostra regione della griffe; a Franco Pippo – in arte Pippo Franco – artista, per i progetti teatrali su Federico II.

Il comandante GdF Carrozzo, il comandante dei carabinieri Iurlaro e il commissario Massara premiano la ditta Cantori

Il comandante GdF Carrozzo, il comandante dei carabinieri Iurlaro e il commissario Massara premiano la ditta Cantori

Insieme all’opera stilizzata che raffigura lo stupor mundi, consegnato anche un diploma contenente la motivazione del premio.

A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione cittadina, Fabio Costantini, accompagnato dal direttore del centro studi, Franca Tacconi, che si è spesa durante tutto l’arco della serata tra premiati, ospiti e organizzazione. E anche come traduttrice quando l’ospite della gemellata Fondazione tedesca ha portato il suo saluto. Saluto al quale non si sono sottratti il rappresentante dell’altra Fondazione gemellata, quella di Palermo, l’assessore alla cultura del comune di Jesi, Luca Butini, il consigliere regionale Enzo Giancarli.

Pippo Franco

Pippo Franco

Ognuno dei premiati, a sua volta, ha voluto ringraziare soffermandosi sul palco qualche minuto. Leggermente in ritardo Elisa Di Francisca sulla tabella di marcia ma, si è giustificata sorridendo, “quando ritorno a Jesi da Roma ogni occasione è buona per fermarmi a parlare con qualcuno o soffermarmi in molti angoli della città. Jesi mi manca sempre…” .

Elegante – non poteva essere altrimenti…- e anche lui sorridente, Maurizio Coltorti, che ha ritirato la statuina per conto di Dolce&Gabbana.

L’unico strappo alla regola, quello di Pippo Franco, che ha ripercorso la sua passione per l’imperatore tradotta negli spettacoli dei quali è autore e regista. Ma anche perché, dopo anni “finalmente qualcuno mi chiama con il mio vero nome che è Franco e non Pippo. E’ stato piacevole sentirlo, Franco mi chiama solo mia madre, e vederlo scritto sulla motivazione del premio”.

La performance degli Onafifetti

La performance degli Onafifetti

La cerimonia di premiazione è stata accompagnata anche da intermezzi musicali offerti da Lorenzo Bavaj al pianoforte, da Marta Tacconi, pianoforte, e Margherita Hibel, soprano, dalla proiezione di un video della sfilata Dolce&Gabbana relativa all’autunno-inverno 2014-15 ispirata alla casata normanno-sveva. E, naturalmente, dagli Onafifetti – insigniti del federichino nel 2004 – che hanno inscenato “Il ritorno di Federico“.

Poi, la cena di gala in onore dei premiati, con il menù che ha offerto incursioni tra Marche, Sicilia e Germania ma anche dolci riproposizioni medievali – compresa una coppia in costume d’epoca – come il bianco mangiare, il cake Albero della vita della pasticceria Sogni di zucchero e la Corona di Federico II della pasticceria Zoppi.

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