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JESI FEDERICO II ED IN PARTICOLARE LO STUPOR MUNDI PROTAGONISTI A STOCCARDA

JESI, 19 gennaio 2018 – Organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda e dalla Regione Marche, con la collaborazione di Comune di Jesi, Fondazione Federico II di Hohenstaufen e Fondazione Federico II Stupo Mundi, si è tenuta nella città tedesca una conferenza sull’imperatore svevo con particolare riferimento al Museo Stupor Mundi di Jesi.

Cittadini tedeschi appassionati della storia e della cultura italiana hanno gremito la sala – oltre duecento le presenze – per ascoltare la professoressa Anna Laura Trombetti Budriesi, docente presso l’Università di Bologna e curatrice scientifica del Museo jesino. Trombetti ha raccontato il percorso che ha portato alla creazione del Museo, ha citato gli investimenti del mecenate Gennaro Pieralisi, la partecipazione della Regione Marche, del Comune di Jesi, della Fondazione Carjsi, ha fatto assaporare ai presenti le atmosfere e le suggestioni che derivano dalla visita del Museo.

Il vicesindaco di Jesi ed assessore alla cultura Luca Butini ha portato i saluti della città di Jesi, sottolineando ai presenti come il Museo Federico II Stupor Mundi, inaugurato lo scorso 1° luglio, si inserisca in un’offerta culturale ricchissima che consente al visitatore un vero e proprio viaggio nel tempo, a partire dalle testimonianze delle prime civiltà presenti nel nostro territorio per passare alle opere di epoca romana, all’impronta del Medio Evo, incluso il racconto federiciano, ai capolavori dell’architettura e delle pittura rinascimentali, fino alle opere più recenti e contemporanee. Il tutto in un contesto ambientale ancora genuino e preservato, intriso della misurata cordialità del marchigiano, della sua accoglienza garbata e non invadente, con sullo sfondo un panorama di esperienze enogastronomiche di eccellenza.

“Le Marche sono una sintesi delle bellezze dell’Italia, Jesi una sintesi delle bellezze marchigiane ed una ideale “porta d’ingresso” nella nostra regione per un viaggiatore attento, consapevole, che ricerchi esperienze profonde e ricavi sensazioni destinate a durare, un viaggiatore che riparta con il desiderio di ritornare”. Queste le parole con cui Butini ha invitato i presenti ad un viaggio a Jesi e nelle Marche.

Raimondo Orsetti, dirigente della Regione, ha illustrato compiutamente l’offerta turistica delle Marche, mentre Francesca Petrini, presidente regionale della Cna, ha sottolineato la peculiarità della produzione enogastronomica regionale, rispettosa del territorio e della biodiversità e “bio” fin da prima dell’introduzione dei parametri legislativi nazionali. Lo chef Francesco Conti ha prima illustrato e poi servito ai presenti un buffet a base di prodotti del territorio, accompagnati da Verdicchio dei Castelli di Jesi. Presenti alla serata Andreas Hesky, Sindaco di Waiblingen, la sua assistente Gabriele Simmendinger ed altri amici della città gemellata con Jesi, a testimonianza della forza del legame che si è instaurato negli anni e che vedrà presto le due città impegnate in progetti comuni.

A fare gli onori di casa Massimo Darchini, Console Generale d’Italia a Stoccarda, che ha portato i saluti di Adriana Cuffaro, direttore dell’istituto Italiano di Cultura, impossibilitata a partecipare.

Nel pomeriggio, con inizio alle 12 e fino alle 15, presso il Centro Stampa della Fiera di Stoccarda ove è in corso una manifestazione dedicata alla promozione turistica, Trombetti Budriesi, Butini, Orsetti e Franca Tacconi, vicepresidente della Fondazione Federico II dì Hohenstaufen, avevano incontrato rappresentanti della stampa tedesca specializzata nel settore dell’accoglienza. Il giorno stesso un’intera pagina del principale quotidiano di Stoccarda e del Baden Württemberg, era dedicata a Jesi ed al Museo Stupor Mundi.

Jesi dunque alfiere delle Marche nella promozione turistica presso l’importantissimo mercato tedesco grazie a Federico II, al consolidato gemellaggio con Waiblingen, ad un’offerta culturale solida, articolata, dinamica, innovativa, espressione e testimonianza della nostra identità culturale.

 

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