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Cronaca

JESI FESTA DELLA LIBERAZIONE, GRANDE PARTECIPAZIONE AL RITO RELIGIOSO (foto e video)

Davanti al monumento ai caduti dei giardini di viale Cavallotti, deposta la corona dal sindaco Massimo Bacci

JESI, 25 aprile 2019 – Una mattinata splendida dal punto di vista atmosferico ha sicuramente influito sulla partecipazione alla funzione religiosa – davanti al monumento ai caduti dei giardini di viale Cavallotti – in ricordo di quanti, negli anni della seconda guerra mondiale, hanno sacrificato la loro vita per la Liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista. Di questo incremento di presenze se n’è reso subito conto anche il celebrante, padre Antonio, nelle fasi d’inizio della cerimonia. Una cerimonia religiosa iniziata con leggero ritardo dovuto al mancato arrivo dell’altare provvisorio. Una volta allestito in fretta, grazie anche all’aiuto di qualche volontario e del diacono Marco D’Aurizio, padre Antonio ha iniziato il rito religioso.
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In prima fila, tra i fedeli, il sindaco Massimo Bacci, i rappresentanti del Commissariato di Polizia, dei Carabinieri, degli appartenenti alla Guardia di Finanza e amministratori. Alle loro spalle e sui lati un folto gruppo di cittadini, alcuni componenti la Banda Musicale “Città di Jesi” diretta per l’occasione dal maestro David Uncini e, schierati ai piedi del monumento che ricorda i caduti di tutte le guerre, gli alfieri con le bandiere ed i  gagliardetti dei vari corpi dell’Esercito, della Marina e dell’Aviazione.
Il celebrante, nella sua omelia ed anche nel corso della messa, ha sottolineato particolarmente la figura di San Marco Evangelista, non tralasciando il collegamento tra la ricorrenza religiosa e quella civile. Mentre per quest’ultima la dimostrazione è data dalla nutrita partecipazione del popolo, per quella religiosa è certificata dalle numerose persone che si sono accostate all’Eucarestia. Al termine del rito religioso e prima della deposizione della corona d’alloro ai piedi del monumento, a opera del Sindaco, recitata anche una poesia in tema con la giornata di festa.
Terminato il rito religioso i partecipanti si sono subito portati all’arco Clementino per dare inizio al corteo che ha raggiunto piazza della Repubblica. Anche per questo rito della sfilata lungo corso Matteotti si è registrato un considerevole numero di partecipanti molti dei quali hanno poi assistito all’orazione ufficiale del primo cittadino in piazza Indipendenza,seguita dall’intervento di Daniela Barbaresi, segretario generale della Cgil Marche.

(s.b.)

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