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Cronaca

JESI FESTA DELLA REPUBBLICA, AI 18ENNI COPIA DELLA COSTITUZIONE: RICORDATI I MAGISTRATI FALCONE E BORSELLINO

JESI, 2 giugno 2017 – Il dato è di quelli che dovrebbe far riflettere, dei 342 giovani jesini che in questo 2017 hanno compiuto o compiranno entro dicembre il 18° anno di età, tutti invitati dal Sindaco con lettera personale, neanche un terzo ha accolto l’invito a partecipare alla cerimonia di consegna di una copia della Costituzione Italiana e di questi la stragrande maggioranza era costituita da ragazze. Dispiace veramente constatare questo continuo allontanamento dei giovani dalla vita pubblica e dalle istituzioni; fenomeno in atto ormai da alcuni anni che dovrebbe far riflettere sulle ragioni che sono alla base di tali comportamenti.

Ma veniamo alla giornata odierna, quella del 2 Giugno, alla festa organizzata per ricordare la “nascita” dell’Italia repubblicana dopo il referendum che il 2 giugno del 1946 chiamò gli italiani a scegliere tra Repubblica e Monarchia.

Poco dopo le 10 di questa mattina in Piazza Indipendenza è iniziata la cerimonia di deposizione di una corona d’alloro ai piedi del monumento alla Repubblica; tra i presenti molti rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazione combattentistiche e d’Arma e delle Istituzioni cittadine. Dopo la deposizione della corona d’alloro il sindaco uscente Massimo Bacci ha pronunciato un toccante discorso celebrativo “per ricordare quanti diedero la vita per raggiungere questo traguardo attraverso la Resistenza, madre della Liberazione ed allo stesso tempo per ricordare quanti – in questi anni e a vario titolo, hanno pagato con la vita la loro scelta di servire questo nostro Stato fondato sulla Repubblica”. E a proposito di questi eroi a volte dimenticati, Bacci ha ricordato i due massimi esponenti dello Stato che hanno sacrificato la vita per  la legalità la giustizia e la lotta alla criminalità: i magistrati Giovani Falcone e Paolo Borsellino  uccisi dalla mafia assieme alla moglie (il primo) ed agli uomini delle loro scorte giusto 25 anni or sono. Due eroi e tanti altri ancora “a partire da Aldo Moro” che dovrebbero insegnare a coloro che sono investiti di cariche ed incarichi di responsabilità i comportamenti più appropriati per vivere in un mondo civile.

Un passaggio del suo discorso il Sindaco lo ha riservato a Pacifico Carotti, il primo Sindaco della città dopo la liberazione; “occorre – diceva Pacifico Carotti – che ritorni in auge la scuola del dovere, o meglio del servire, in modo da far ritornare cristallina l’opera dei pubblici amministratori. Io vorrei che coloro che la coscienza pulita non hanno si appartino dal dirigere la cosa pubblica, perché gli amministratori pubblici dovrebbero essere rigorosamente obiettivi con tutti”.  Concludendo Bacci ha citato un altro grande della vita pubblica, questa volta nazionale, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini che 40 anni or sono disse: “ I giovani non hanno bisogno di sermoni; i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”. Concetto fatto proprio da Bacci.

La cerimonia per ricordare il 2 Giugno è poi proseguita al Teatro “Valeria Moriconi” dove, dopo un ulteriore, brevissimo intervento del Sindaco, Grazia Tiberi ha letto un brano che rievocava l’eroismo dei due magistrati uccisi dalla mafia, Falcone e Borsellino; una lettura interpretativa calata in una platea affollata, quanto silenziosa, di giovani e adulti convenuti per la ormai tradizionale consegna di una copia della Costituzione Italiana ai diciottenni, agli ultimi nati del XX secolo.

Alla fine, dopo la foto di gruppo, dal “Moriconi” si è levato il canto dell’Inno nazionale, “Fratelli d’Italia”.

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