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JESI FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI: “BAROQUE RELOADED”, QUANDO I GENERI SI FONDONO

Baroque Reloaded Fondazione Pergolesi Spontini

Prima assoluta mercoledì 4 settembre dello spettacolo di Matthieu Mantanus

JESI, 2 settembre 2019 – Uno spettacolo elettronico e multimediale dedicato alla musica barocca. “Baroque Realoded. Cantate de l’Espace-Temps” di Matthieu Mantanus è un esperimento e abbraccia trecento anni che separano i due generi musicali.

Baroque Reloaded Fondazione Pergolesi Spontini

Da sinistra: Mantanus, Padoin, Policardo e Caliumi

L’opera andrà in scena in prima assoluta mercoledì 4 settembre, ore 21, al Teatro Pergolesi nell’ambito del XIX Festival Pergolesi Spontini.

Le prove si stanno svolgendo al Teatro Moriconi, chiuso al pubblico, dove Matthieu Mantanus e Sara Caliumi stanno lavorando rispettivamente alle musica e al mapping insieme a Rossella Policardo al violoncello e Giulio Padoin al clavicembalo.

L’incontro dietro le quinte si è svolto alla presenza di Lucia Chiatti amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, e di Cristian Carrara direttore artistico della Fondazione stessa.

«Il Festival è un laboratorio dove si costruiscono progetti – ha ricordato Carrara .- In questa occasione unica e suggestiva mettiamo insieme la musica barocca, il mapping e la musica elettronica. Quella di Pergolesi sarà una musica ripensata con creatività».

Il direttore d’orchestra e compositore belga Mantanus ha messo in piedi lo spettacolo frutto di una coproduzione tra la Fondazione Pergolesi Spontini, il JeansMusica Lab e la Fondazione Pietà de’ Turchini.

«Il pubblico ha bisogno di vedere, per questo abbiamo associato anche il mapping per dare una dimensione e una profondità visivi all’opera – ha spiegato Mantanus -. Vengo da una formazione classica e quando ho conosciuto l’elettronica ho trovato un mondo nuovo da sviluppare per raggiungere un pubblico diverso».

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Lucia Chiatti, Cristian Carrara e Matthieu Mantanus

A seguire la parete visuale di Baroque Realoded è Sara Caliumi: «Questo progetto è una sinergia di tutte le persone che vi lavorano».

Futuro.Infinito, il tema della XIX edizione, guarda proprio in questa direzione: essere proiettati in avanti con uno sguardo al passato, a quelle tematiche che vengono dal barocco e che danno il nome al Festival. Per lavorare alle proiezioni la Caliumi si è avvalsa di una realizzazione in scala del Pergolesi, prodotta dallo scenografo Benito Leonori in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.

«Attraverso il sintetizzatore posso produrre suoni complessi – continua il giovane compositore -. L’elettronica riprende suoni della natura modulando le frequenze: ecco quindi che si ha una ricchezza timbrica molto ampia che va dal clarinetto alla musica da Dj».

Trecento anni separano i due mondi musicali e il loro accostamento evidenzia da una parte le chiare differenze, dall’altra un legame indissolubile: entrambi specchio dell’umanità, delle sue emozioni più profonde, e l’evoluzione dei mezzi di espressione ha cambiato il punto di vista, non il soggetto.

Eleonora Dottori

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