Jesi Fumo sospetto, i Vigili del Fuoco s’imbattono in passaggio sotterraneo

La squadra cittadina aveva risposto a una segnalazione di principio d’incendio, in realtà era il vapore caldo che usciva dall’ingresso di un lungo cunicolo sul retro di Villa Fabbro

di Tiziana Fenucci

Jesi, 8 febbraio 2023 – Intervento quanto mai insolito quello dei Vigili del Fuoco del distaccamento cittadino che stamattina sono stati allertati dalla segnalazione di fumo sospetto nella zona boschiva sul retro di Villa Fabbro, dove risiedono i genitori del Ct Roberto Mancini, precisamente lungo via Grilli.

I residenti di un’abitazione poco distante avevano individuato il fumo provenire da un punto preciso della zona verde sottostante al livello della strada, credendolo un principio d’incendio di sterpaglie.

Accorsi sul posto i Vigili del Fuoco hanno in realtà rinvenuto nell’area l’ingresso di un cunicolo sotterraneo da cui usciva vapore caldo.

Il passaggio sotterraneo, che sembra svilupparsi per diversi metri di lunghezza proprio a fianco della strada per poi diramarsi in due settori distinti, è stato ispezionato da due operatori dei Vigili del fuoco che hanno rinvenuto anche una fialetta di liquido rosso messa agli atti dell’intervento.

Interessante la scoperta del passaggio, sottoposta anche al vaglio dei tecnici del Comune, presente anche l’architetto del Comune, Alberto Federici, sul posto per individuare l’ingresso del cunicolo e provvedere a installare un’opportuna recinzione a sostituzione di un vecchia grata che era stata divelta, per impedire così l’accesso ai non addetti, che potrebbe risultare pericoloso.

Il passaggio, di cui al momento non conosciamo la funzionalità, sembrerebbe attraversare buona parte della città e raggiungere via Gramsci fino all’incrocio con via Rinaldi, all’altezza del cavalcavia, come hanno confermato i tecnici comunali.

Il cunicolo in tempi di guerra avrebbe dovuto congiungersi con il centro storico, tramite un percorso di rifugio antiaereo, al tempo progettato per passare sotto il Teatro Pergolesi.

Lavoro che, però, fu interrotto per questioni di sicurezza sulla stabilità del teatro stesso.

Ma questa è un’altra storia di cui dovranno riferire le memorie storiche.

©riproduzione riservata