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JESI Gettone di presenza per la vertenza Elica: «Siamo alle comiche»

Il gruppo consiliare Jesi in Comune sulla decisione all’unanimità, poi non rispettata, di devolvere il contributo alle organizzazioni sindacali

JESI, 22 gennaio 2022 – Con una comunicazione del Presidente del Consiglio comunale si suggeriscono soluzioni diverse da quelle che democraticamente il Consiglio comunale ha votato all’unanimità.

Consiglieri e consigliere hanno deciso, infatti, di devolverlo alla vertenza Elica, ma non solo non è stato fatto da tutti: ora arrivano gli aiuti da casa del Presidente Massaccesi che anziché adoperarsi per il rispetto dell’atto votato, propone strade alternative. Che si voglia a tutti i costi evitare di devolvere quel gettone di presenza alle organizzazioni sindacali che forse dalle parti della maggioranza non godono di particolare fiducia?

Riassunto delle puntate precedenti: nella seduta del 29 aprile 2021 il Consiglio comunale approvava all’unanimità di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri e delle consigliere alle organizzazioni sindacali Fiom, Fim, Uilm quale contributo alla vertenza Elica, o in un fondo appositamente costituito a favore di tutti i lavoratori di Elica.

Ad oggi, gennaio 2022, a quello che risulta pubblicamente, solo i consiglieri e le consigliere del nostro gruppo e del Partito democratico hanno versato gli importi dovuti alle organizzazioni sindacali.

Non essendo stato costituito nessun altro fondo a favore dei lavoratori Elica, abbiamo più volte sollecitato gli altri consiglieri e le altre consigliere a rispettare quanto deciso dall’intero Consiglio comunale all’unanimità. Le proposte alternative, opportune o meno, andavano avanzate in sede di discussione e votazione dell’atto in Consiglio comunale. Farle ora significa semplicemente non rispettare le scelte democratiche dell’assemblea rappresentativa della città.

Farlo ora da parte di chi presiede quell’assemblea è un atto antidemocratico, rispetto al quale ogni consigliere ed ogni consigliera che siede negli scranni di Piazza Indipendenza dovrebbe prendere le distanze in un sussulto di dignità.

Jesi in Comune

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