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Cronaca

JESI Già 250 firme contro lo spostamento della fontana

Raccolte dal primo banchetto organizzato dal comitato di cittadini “Piazzalibera”: si replica tutti i sabati e le domeniche sino alla fine di marzo in Corso Matteotti

JESI, 22 febbraio 2021 – Sono state 250 circa le firme contro lo spostamento della fontana dei leoni e dell’obelisco da Piazza Federico II a Piazza della Repubblica, raccolte nel pomeriggio di ieri.

Buona la prima per il comitato di cittadini contrari allo spostamento, cittadini che hanno allestito il banchetto in Corso Matteotti, lato Bnl.

«Una raccolta firme perché vogliamo far capire che non sono dieci cittadini a opporsi alla decisione di spostare la fontana ma siamo molti di più», spiegano i membri del comitato Piazzalibera.

Ai firmatari anche spillette e calamite con il noto disegno di Danila Marasca, simbolo della volontà di far rimanere Piazza della Repubblica com’è adesso, come gli jesini la vivono e vogliono ricordarla.

«Riguardo la possibilità di fare ricorso avverso la decisione dei Garanti di non ammettere il referendum abrogativo, stiamo ragionando – continuano -. Intanto vogliamo far sentire le nostre ragioni e per questo la raccolta firme proseguirà, nel rispetto delle normative anticontagio, tutti i sabati e le domeniche sino alla fine di marzo, con orario dalle 16 alle 20, sempre con il banchetto posizionato nello stesso punto di Corso Matteotti, vale a dire lato Bnl, accanto proprio a Piazza della Repubblica».

«Le piazze sono di chi le vive – si legge nel volantino realizzato dal comitato -. Diciamo no all’attribuire un prezzo ai monumenti e alla storia di Jesi, alla copertura della facciata del Teatro, a un vincolo perpetuo (dalle volontà testamentarie la fontana dovrà rimanere per sempre davanti al teatro, ndr) che impedirà in futuro di scegliere l’assetto di Piazza della Repubblica più funzionale alle esigenze di Jesi.

Diciamo alle decisioni degli amministratori pubblici prese ascoltando la cittadinanza e soprattutto nell’interesse della cittadinanza, a favorire la destinazione in beneficenza del lascito di Morosetti ai tre enti indicati come alternativa al Comune di Jesi: “Fondazione Opera San Francesco per i poveri“, “Pane Quotidiano” e “Lega del filo d’oro“». Queste firme si vanno ad aggiungere alle 600 circa raccolte nella petizione online dello scorso ottobre.

(e.d.)

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